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La città di Treviri mantiene vivo lo storico legame con Ascoli Piceno, nato grazie alla comune devozione per il “Santo Martire Emidio”, e celebra la città delle cento torri dedicandole un bellissimo giardino e un articolo nella rivista che viene inviata a tutti i cittadini.

Un particolare del giardino: la panchina in travertino con l’ulivo e la lavanda

Il gemellaggio fra Ascoli Piceno e Treviri

Il gemellaggio fra Ascoli Piceno e Treviri venne ratificato nel 1958. Dal documento ufficiale: “L’anno millenovecentocinquantotto (1958), addì 11 del mese di gennaio in Ascoli Piceno e nella Sala delle Adunanze del Palazzo dell’Arengo IL CONSIGLIO COMUNALE Riunito in Assemblea plenaria ha presenziato, con unanime consenso, alla lettura ed alla firma del seguente, solenne impegno: liberamente designati dal suffragio dei nostri Cittadini, certi di rispondere alle aspirazioni profonde ed ai bisogni reali delle nostre popolazioni delle quali abbiamo l’onore di esprimere i sentimenti, consapevoli che le nostre Città, unite nel nome e nel sacrificio del Santo Martire Emidio, ancor oggi testimoniano, attraverso antichi e gloriosi monumenti, la comune tradizione di romana e cristiana civiltà ASSUMIAMO in questo giorno impegno solenne di allacciare e mantenere legami permanenti fra le Municipalità delle nostre Città, allo scopo di favorire in tutti i campi stretti ed amichevoli rapporti fra le nostre popolazioni e di sviluppare, in una migliore mutua comprensione, il rinascente sentimentodi fraternità Europea: di congiungere i nostri sforzi al fine di assicurare, nella piena misura dei nostri mezzi, il successo di questi necessari legami di pace e di prosperità.

IL SINDACO DI ASCOLI Serafino Orlini   IL BORGOMASTRO DI TREVIRI Heinrich Raskin

Una veduta del giardino: i viottoli richiamano la struttura urbanistica dell’Ascoli romana, con il decumano incrociato dal cardo

Altra veduta del giardino: le strutture in acciaio richiamano le torri ascolane

 

 

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