I Musei Sistini del Piceno riaprono ai visitatori. A partire dal 1° Maggio e fino al 6 Giugno, le porte di 9 su 10 sedi, rimaste chiuse come tutte le strutture museali in ottemperanza alle regole anti contagio da Coronavirus, si spalancheranno, ma per ora soltanto nei fine settimana e su prenotazione, il Venerdì, il Sabato e la Domenica dalle ore 17,30 alle 19,30 sulle pagine Facebook ed Instagram.
Musei Sistini del Piceno, la riapertura dopo la chiusura forzata
“Sarà una sorta di rodaggio in vista della riapertura completa, tutta la settimana, dal 12 Giugno al 12 Settembre», sottolinea Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno.
Senza dubbio, tra le novità di quest’anno, in cui ricorre il quinto centenario della nascita di Papa Sisto V, c’è la mostra a lui dedicata e dal titolo “Sisto V Papa visionario”, dal 1° Giugno a Montalto delle Marche, a Palazzo Paradisi, organizzata dal Comune di Montalto.
Per l’occasione, saranno restaurati i paramenti sacri del Papa, al secolo Felice Peretti, paliotto, piviale, pianeta, due tonacelle borsa per il corporale, stole e manipoli. L’intervento partirà a breve. Nei difficili mesi di chiusura, i Musei Sistini sono rimasti in collegamento con i cittadini.
“Gli operatori museali si sono dati moltissimo da fare durante i mesi invernali, veicolando le varie iniziative che stiamo portando avanti. Come a Natale quando le operatrici museali Aura Nepi e Anna Valeria Tolentino, addette proprio alla comunicazione attraverso i social, hanno tenuto compagnia a grandi e piccini, su Facebook e Instagram, inventando tutorial per la realizzazione di addobbi.
Grazie agli operatori, le pagine social sono cresciute a livello di diffusione e visibilità. Ciò vuol dire anche che la risposta e l’interesse degli utenti sono stati grandi. E’ stato un modo per continuare a tenere alta l’attenzione sulle realtà museali ma anche per ricordare ai cittadini che, quanto conservato nei musei, fa parte del patrimonio storico, religioso e culturale di tutti noi. La caratteristica dei Musei Sistini è proprio quella di conservare i beni nei luoghi per cui sono stati pensati e realizzati”sottolinea Paola Di Girolami.
Un’altra novità sarà la maggiore visibilità sui social ma anche sui territorio di competenza dei Musei Sistini del Piceno.
“Come da programma, stiamo affiggendo la segnaletica marrone lungo le strade in corrispondenza delle sedi museali. Appena arrivata l’autorizzazione della Provincia di Ascoli, su 50 cartelli, ne abbiamo già apposti circa la metà. Aspettiamo ora il via dell’Anas, che arriverà a giorni, ed entro l’estate ci saranno tutti”.
Il 2020 è stato un anno importante che ha visto il restauro dell’affresco della Cripta della Chiesa di San Pietro Apostolo di Castignano, reso possibile all’intervento di due famiglie di Castignano: la famiglia Angelini Marinucci e la famiglia Ricci.
Si è poi rinsaldata la collaborazione con l’Associazione Sala delle Asse che opera a livello culturale a Lecce e a Milano e che dal terremoto in poi ha sostenuto i Musei Sistini in diversi progetti; quest’anno ha finanziato il recupero delle pietre istoriate che decoravano la cornice dell’abside della Chiesa di San Lorenzo di Montemonaco, progetto volto alla sicurezza (ad esempio il recupero di tutte le pietre dell’abside romanica) poi concluso a livello globale dalla Soprintendenza.
“In questo periodo ‘di chiusura’ abbiamo adottato un nuovo modo di lavorare anche per tutto il periodo natalizio: quello sui social ed è stato un aspetto molto importante e di crescita dei nostri musei. Auguro a tutti un nuovo anno all’insegna di quello che abbiamo imparato dal 2020, cioè una maggiore consapevolezza del nostro essere sul territorio e del nostro essere musei di arte sacra”, conclude Paola Di Girolami.