E’ stato presentato oggi durante una conferenza stampa, il Festival dei Borghi, un’iniziativa messa in campo dalla Regione Marche e rivolta ai comuni del cratere con l’obiettivo di rivalorizzare i borghi e i centri storici marchigiani attraverso interventi che riguarderanno la cultura, il commercio, l’agricoltura e il turismo.
Il Festival si svolgerà tra il 2 e il 19 Settembre e per partecipare i comuni interessati dovranno rispondere al bando che è stato pubblicato oggi e entro il 21 Maggio presentare le proprie proposte.
Regione Marche, di cosa si tratta e come si svolgerà il Festival
L’adesione da parte dei Comuni a questa prima edizione parte dal bando che è stato pubblicato oggi e scadrà il prossimo 21 Maggio.
Un Festival che si articolerà in almeno 20 borghi, quattro per ognuna delle province che compongono la regione e che, tra il 2 e il 19 Settembre 2021, vedrà i piccoli centri del cratere, della dorsale appenninica e della costa animarsi dal Giovedì alla Domenica con una offerta continua che tra le 18.00 e le 24.00 vedrà il prodursi di uno spettacolo a ripetizione (2 repliche a serata, per 3 giorni complessivi).
Ma non solo spettacoli dal vivo. Il Festival darà spazio anche alla cultura con l’apertura di chiese e palazzi, teatri, musei e biblioteche e al commercio con l’apertura di negozi e ristoranti.
Chi può partecipare al bando e presentare la propria proposta
Il bando è rivolto ai comuni fino a 5.000 abitanti ma anche i nuclei storici di particolare rilievo, possono partecipare al progetto MArCHESTORIE sui racconti e tradizioni dei Borghi, proponendo un evento spettacolare con forme di intrattenimento collaterali con le quali valorizzare i diversi aspetti della vita e della storia dei Borghi, attraverso visite guidate, mostre, esposizioni, dimostrazioni, ricostruzioni in costume, degustazioni e offerte di prodotti tipici, tanto in ambito enogastronomico che in quello artigianale, assieme all’insostituibile tradizione immateriale del racconto, vero cuore della manifestazione.
Con questa manifestazione, infatti, si intende rendere tangibile l’enorme patrimonio di cultura immateriale attraverso un corposo lavoro di ricerca, tradotto in forme ed eventi vicini alle persone, facili da fruire, pur nel loro rigore storico, con eventi di spettacolo ed altre forme di espressione artistica.
Il progetto rappresenta anche un’occasione di studio, ricerca, valorizzazione di musica popolare, che vede nella regione molte importanti espressioni di tradizione locale apprezzate in tutto il mondo. Ciò comporterà un riscontro anche turistico per visitatori che vorranno scoprire e conoscere le bellezze dell’entroterra, le tradizioni locali comprese quelle legate all’enogastronomia. Ogni anno sarà scelto un tema diverso e il festival coinvolgerà molteplici comuni dando vita a spettacoli e manifestazioni di diversa natura.
Saranno coinvolti vari soggetti pubblici e privati, dai comuni, alle proloco, agli istituti culturali, alle scuole, associazioni private, compagnie teatrali, musicisti ed altri professionisti che operano nel settore culturale, nonchè le strutture economiche, le imprese, gli artigiani, gli operatori del terzo settore e le attività di varia natura.
La Regione si occuperà della promozione generale del progetto MArCHESTORIE, avvalendosi da un lato del supporto organizzativo dell’AMAT e dall’altra dell’esperienza e professionalità della Fondazione Marche Cultura soprattutto per la comunicazione e il branding. (ad’e)