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La Giunta Regionale ha approvato il programma di utilizzo delle risorse che saranno destinare alla ripresa economica del commercio. Per mettere in campo le diverse azioni previste, la Regione Marche investe 1,5 milioni di euro.

Lo ha annunciato l’Assessore Mirco Carloni, spiegando che oltre ai ristori necessari per risollevare questa categoria, duramente colpita dall’emergenza, la Regione punterà anche su nuovi investimenti.

Regione Marche, i fondi per il Commercio 

La Regione Marche investe 1,5 milioni di euro per rilanciare il settore del commercio nel 2021.

Su proposta del Vicepresidente Mirco Carloni, la Giunta regionale ha approvato e trasmesso alla competente Commissione consiliare dell’Assemblea legislativa, per il previsto parere, il programma di utilizzo delle risorse. “La situazione che stiamo vivendo e affrontando è veramente difficile.

“Tra i comparti più colpiti dalle restrizioni imposte dal Covid-19 figura sicuramente quello del commercio che vogliamo sostenere e rilanciare con tutte le opportunità disponibili. Oltre ai ristori, previsti da altri provvedimenti, con il Programma 2021 puntiamo anche sugli investimenti. Nostro intendimento è quello di aumentare ulteriormente le risorse nel corso dell’anno, in modo da favorire più imprese commerciali possibili in questa operazione di rilancio post pandemia” ha affermato il Vicepresidente della Regione, Carloni.

Il Programma si articola in cinque settori di intervento:

  • i primi due finanziano le piccole e medie imprese commerciali che realizzano ristrutturazioni, ampliamenti e acquisto di attrezzature ed avranno a disposizione 1,3 milioni di euro a fondo perduto, parte dei quali riservati alle attività svolte nei comuni sotto i cinquemila abitanti,
  • Il terzo intervento, sempre con contributi a fondo perduto, rafforza la sicurezza delle attività sottoposte al rischio di criminalità con l’installazione di sistemi antintrusione,
  • Il quarto e il quinto intervento promuovono, da un lato, il settore fieristico e dall’altro, la diffusione dei negozi di vendita dei prodotti sfusi e alla aspina.

Sono queste attività che valorizzano, in particolare, le produzioni biologiche, naturali e da filiera corta, con una trasparenza dei prezzi sempre apprezzata dai consumatori. L’ultimo intervento prevede contributi alle attività iscritte nel registro regionale del commercio equo e solidale per adeguare gli spazi di vendita.

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