Si è svolto ieri presso il Teatro dell’Aquila di Fermo un incontro tra il Commissario Straordinario alla ricostruzione, Legnini, il Sub-Commissario Loffredo, il Presidente della Regione Marche, Acquaroli e alcuni sindaci dei diversi comuni del cratere, per parlare di interventi post-sisma e recovery found.
“L’emergenza Covid ci ha allontanato ma abbiamo voluto organizzare questo incontro anche con l’Assessore Castelli, per partire proprio da questi territori, in particolare Ascoli e Fermo che sono stati martoriati dal sisma, in modo da coinvolgere i diversi sindaci dei comuni colpiti ” ha affermato Acquaroli.
Ricostruzione, gli obiettivi di questo incontro
Un vero e proprio piano per i territori colpiti dal terremoto del 2016. Questo è quello che emerso dall’incontro tenuto ieri a Fermo durante il quale le diverse istituzioni, come il Commissario Legnini, il Sub- Commissario Loffredo, il Governatore Acquaroli si sono confrontati con i diversi sindaci dei territori colpiti dal sisma, mettendo al centro lo sviluppo di queste aree, “il rilancio sociale, economico e produttivo, è un obiettivo che deve essere necessariamente coordinato e condiviso, a partire dal nuovo approccio che la Regione ha voluto imprimere alla partita della ricostruzione post-sisma” ha ribadito Acquaroli.
Il tema centrale è stato proprio questo: ricostruzione e recovery found; infatti 1 miliardo e 780 milioni saranno investiti per le aree maggiormente colpite come l’Aquila, l’Emilia- Romagna e il Centro Italia, di cui 600 milioni andranno alla Regione Marche.
Come ha spiegato anche l’Assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli, evidenziando la necessità di mettere in campo interventi tempestivi ma efficienti e di qualità, “per questo l’Usr sta assumendo nuovi professionisti per rafforzare le stazioni appaltanti, vogliamo che la ricostruzione delle Marche diventi un vero e proprio modello ben funzionante”.
Anche il Commissario Legnini ha ribadito la necessità di definire alcune linee d’azione per mettere in campo questi interventi di ricostruzione, “sul recovery found insieme ad Acquaroli e ai sindaci abbiamo pensato a linee guida importanti, non solo per gli edifici danneggiati ma anche per una riqualificazione urbana e allo sviluppo di una maggiore produzione di queste terre. Ora che la ricostruzione materiale inizia a prendere piede dobbiamo pensare anche ad uno sviluppo economico di questi territori, confidiamo nel Contratto Istituzionale di Sviluppo dell’ultima legge di Bilancio e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede uno stanziamento di 1,7 miliardi”.
Per quanto riguarda i numeri, “nei primi mesi del 2021 sono state approvate 1600 richieste di contributo che di conseguenza porteranno all’apertura di nuovi cantieri, numeri che devono migliorare, soprattutto in alcuni comuni. Inoltre “grazie alla semplificazione e velocizzazione delle procedure, il nostro obiettivo è avviare altri 600 cantieri che riguardano le opere pubbliche, che sono in ritardo” ha concluso Legnini.