Le Marche tra le prime zone d’Italia con massima copertura vaccini tra gli operatori sanitari e sociosanitari. Circa il 93% dei professionisti hanno ricevuto la seconda dose di vaccino. Al 99% la percentuale di coloro che hanno ricevuto la prima dose. Meglio delle Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano con copertura totale. Probabilmente il numero basso degli operatori sanitari rispetto ad altre zone più popolose d’Italia o le poche strutture presenti rispetto a regioni più grandi, proiettano le Marche ai primi posti. Nonostante ciò è pur sempre un ottimo risultato complessivo.
Come da programma nazionale, la copertura più alta di vaccini è stata raggiunta negli ospedali e nelle case di cura per anziani. Secondo gli ultimi rilevamenti, tale alta percentuale conferma il fatto che tra gli ospiti delle Rsa e tra il personale sanitario il virus sta circolando meno. Le Marche sono una delle regioni d’Italia con i dati migliori. Buona anche la pecentuale di copertura con la seconda dose per gli ospiti delle RSA, intorno al 78%. Gli stessi operatori sanitari hanno nel frattempo iniziato la vaccinazione domiciliare ai pazienti più fragili.
Andando ad analizzare le tendenze date dai dati nella campagna di vaccinazione nelle Marche notiamo percentuali in media nazionale. Non alte percentuali per gli over 80. I cittadini marchigiani nati dal 1941 in poi hanno ricevuto un’attenzione al momento minore. La prima dose è stata ricevuta dal 64% mentre la seconda è stata ricevuta dal 40%. Bassa la percentuale anche per il personale scolastico. Nella tanto discussa categoria inserita tra le prime da vaccinare, solo il 42% dei marchigiani ha ricevuto la prima dose. Del personale scolastico regionale, meno dell’1% ha ricevuto la seconda dose, dove il richiamo è previsto dopo circa tre mesi.
I settantenni invece sono ancora molto indietro nella campagna vaccinale. La loro vaccinazione è partita concretamente in questi ultimi giorni. A breve le percentuali saliranno di molto. Nel Piceno sono state già avvisate e riprogrammate le sedute a breve, l’appuntamento è previsto subito dopo Pasqua quando nei primi giorni veniva prospettata una coda di un mese circa. Per gli under 70 potrebbe sbloccarsi la situazione a breve. Per lo meno alle categorie più sensibili, visto che 1,3milioni di dosi del vaccino AstraZeneca attese in Italia sono arrivate, completando così la dotazione rivista per il mese di marzo.