La raccolta firme per la “Ferrovia Salaria” procede a gonfie vele, superata quota 8mila. Si avvicina l’obiettivo delle 10mila firme. La realizzazione della Ferrovia tra San Benedetto del Tronto e Roma raccoglie sempre più consensi. La petizione popolare presentata online da Guido Benigni può essere sottoscritta da ttutti al seguente link.
Il territorio appenninico da tempo soffre di gravi carenze infrastrutturali ed economiche aggravatesi con gli eventi sismici. Lo spopolamento continuo di questi territori può essere interrotto e anzi riconvertito con la promozione di una nuova viabilità. Le politiche nazionali non hanno mai creduto nel potenziale di queste zone del Centro Italia che al contrario, in questo preciso momento storico, potrebbero portare un nuovo slancio economico collegando ulteriormente gli interessi economici e commerciali del medio Adriatico con Roma.
Un treno per Roma ed un treno per l’Adriatico potrebbero essere il volano di una rinascita del Centro Italia. Un nuovo collegamento tra il territorio romano, reatino e ascolano nel rispetto delle loro bellezze paesaggistiche, naturali, storico ed artistiche. Il progetto della Ferrovia dei Due Mari è un’idea presente in monte menti del 1841, ma mai realizzata a causa di iniziali dissidi campanilistici sul tracciato da adottare e su promesse elettorali mai mantenute.
Infrastruttura strategica
Ad oggi l’unico mezzo di trasporto che collega il Piceno a Roma è quello privato su gomma con i costi ambientale ed economico che ne conseguono. Troppo scomodo e distante procedere in direzione Teramo per prendere l’autostrada. Il treno è un mezzo di trasporto tra i più sostenibili con un minor dispendio di tempo, impatto paesaggistico e quantità di emissioni di CO2 nell’atmosfera. Studenti, lavoratori e nuovi turisti aspettano con ansia questa nuova infrastruttura strategica.
Negli ultimi giorni è tornato a ribadire l’importanza del collegamento, anche il Sindaco di Ascoli Piceno. Per Marco Fioravanti: “È importante che al Governo arrivi forte e chiara la voce di una comunità che ha bisogno di questa opera. I nostri territori non possono perdere altro tempo“.
