Doppio brindisi per la cantina biologica Vigneti Vallorani di Colli di Tronto (Ascoli Piceno), che alla 28° edizione di Mundus Vini, uno dei più rilevanti concorsi enologici internazionali, ha conquistato la Medaglia d’Oro e la Medaglia d’Argento con due dei suoi vini di punta.
A superare la barriera dei 90 punti, aggiudicandosi la medaglia più ambita, è stato il Marche Igt Rosso Sorlivio 2015, un Sangiovese in purezza prodotto a partire da un vigna di collina con oltre 60 anni d’età piantata dal nonno degli attuali titolari. Provengono sempre da vigne della stessa età i grappoli di Montepulciano che, unito al Sangiovese, forma il blend del Piceno Superiore Doc Konè 2017, a cui la giuria composta da enologi, sommelier, giornalisti ed esperti internazionali ha attribuito 88 punti.
Ai primi posti del concorso internazionale i vini Vallorani
Mundus Vini 2021 ha visto la partecipazione di oltre 11.000 bottiglie provenienti da tutto il mondo, esaminate attraverso degustazioni alla cieca da commissioni d’assaggio che hanno valutato le caratteristiche organolettiche dei vini attraverso l’esame visivo, olfattivo e gustativo. Obiettivo della competizione è offrire ai consumatori un utile strumento di orientamento all’acquisto attraverso la misurazione della qualità dei vini in gara e, allo stesso tempo, fornire indicazioni preziose ai diversi player della commercializzazione dei vini.
I vini biologici dei Vigneti Vallorani di Colli di Tronto (Ascoli Piceno), hanno conquistato la Medaglia d’Oro e la Medaglia d’Argento; a superare la barriera dei 90 punti, aggiudicandosi la medaglia più ambita, è stato il Marche Igt Rosso Sorlivio 2015, un Sangiovese in purezza prodotto a partire da un vigna di collina con oltre 60 anni d’età piantata dal nonno degli attuali titolari. Provengono sempre da vigne della stessa età i grappoli di Montepulciano che, unito al Sangiovese, forma il blend del Piceno Superiore Doc Konè 2017, a cui la giuria composta da enologi, sommelier, giornalisti ed esperti internazionali ha attribuito 88 punti.
“Siamo davvero entusiasti per questo doppio premio, che rappresenta un’iniezione di fiducia in un momento particolarmente impegnativo e accende i riflettori sul nostro territorio, sempre più apprezzato anche al di fuori dell’Italia, e sui livelli qualitativi che siamo stati in grado di raggiungere attraverso un lavoro che in ogni fase fa della sostenibilità la propria bussola di riferimento” ha commentato Rocco Vallorani, alla guida dell’azienda agricola di famiglia insieme al fratello Stefano e al padre Giancarlo.
Situata nella valle del fiume Tronto, tra i monti Sibillni e il mar Adriatico, l’azienda Vigneti Vallorani è infatti certificata biologica da più di quindici anni e ha puntato sui vitigni autoctoni del territori, i rossi Montepulciano e Sangiovese e i bianchi Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia, per raccontare nel calice i tratti salienti del territorio piceno.
“Essenziale per la finezza dei nostri vini, è poter contare su vigne vecchie preservate con la stessa cura che si riserva ai tesori di famiglia. Elementi preziosi per la tutela del paesaggio, garantiscono una naturale concentrazione di sostanze aromatiche e gustative che ci limitiamo a salvaguardare riducendo al minimo gli interventi in vigna e in cantina. In questo modo i nostri vini esprimono una forte identità territoriale, particolarmente apprezzata da chi è alla ricerca di prodotti unici, non replicabili altrove” ha raccontato Rocco Vallorani.
A impreziosire i vini di Vigneti Vallorani sono le etichette delle diverse bottiglie, realizzate da artisti locali chiamati a interpretare attraverso diversi stili e sensibilità il carattere delle differenti uve più rappresentative del Piceno.
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