Scuola Marche, sono 150 gli edifici scolastici monitorati dalla 20° edizione del rapporto di Legambiente Ecosistema Urbano.
Il dossier da anni pone al centro dell’attenzione lo stato di salute complessivo dell’edilizia scolastica, delle politiche ambientali nel settore scolastico e l’innovazione nella didattica.
Dall’indagine è emerso che nelle Marche la situazione scolastica, sul fronte dei finanziamenti comunali per progetti didattici, della presenza di biblioteche negli edifici e della diffusione del biologico nelle mense, è buona. Praticata anche la raccolta differenziata, ma con ampi margini di miglioramento.
Scuola Marche: i dati emersi dall’indagine di Legambiente
Per riportare alcuni dati, nelle Marche solo lo 0,9% degli edifici è costruito in bioedilizia, il 12,2% utilizza fonti rinnovabili e il 12,4% ha piste ciclabili nell’area antistante. Il 61,9% degli edifici ha goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni, ma solo nel 4,2% degli edifici sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico negli ultimi 5 anni. Solo l’8% delle strutture prese in esame usufruisce di servizio di pedibus o percorsi sicuri casa-scuola.
Dati positivi sul fronte del finanziamento da parte dei Comuni per i progetti educativi: siamo al 100%. Buona la presenza di biblioteche negli edifici scolastici, presenti nel 77,1% delle strutture, così come è buona la qualità degli alimenti serviti nelle mense, biologici e DOC e IGP. La raccolta differenziata di plastica, carta e toner viene svolta nella quasi totalità degli edifici e nell’81% dei casi presi in esame si differenzia la frazione organica; deve migliorare la raccolta per le altre tipologie di rifiuti.
“È il momento di rimettere la scuola al centro delle comunità e dei territori come leva di emancipazione sociale e crescita collettiva e, per questo, di fare in modo che ogni investimento sia parte di questa visione complessiva e non solo una spesa per riparare quello che non va. Mai come in questo momento di pandemia stiamo assistendo all’importanza e alla centralità della scuola per la crescita delle giovani generazioni. Chiediamo agli enti locali di avviare una grande fase di partecipazione e coinvolgimento della comunità scolastica per garantire un percorso di innovazione grazie alle risorse che arriveranno nei nostri territori per la Next Generatione EU” sottolinea Marcella Cuomo, responsabile Scuola Formazione Legambiente Marche.
Scuola Marche: come migliorare secondo Legambiente
Per garantire una gestione virtuosa dei fondi per una migliore qualità degli edifici scolastici occorre, secondo Legambiente, innanzitutto mappare i bisogni attraverso l’anagrafe dell’edilizia scolastica, programmare gli interventi secondo una scala di priorità, a partire dall’efficientamento energetico e dalla messa in sicurezza, sostenere le strutture tecniche delle amministrazioni che sono più indietro nel reperimento dei fondi e nella capacità progettuale, semplificare le linee di finanziamento, snellendone accesso e gestione, per ridurre il divario esistente tra i progetti finanziati e quelli conclusi e conseguentemente, tra gli importi stanziati e quelli rimborsati agli enti locali.
“Solo così i fondi a disposizione potranno incidere in maniera efficace su un patrimonio edilizio vetusto e poco curato nel tempo, sperequazioni territoriali importanti fra la qualità degli edifici e dei servizi scolastici tra nord, centro, sud e isole, l’eccessiva concentrazione di studenti in spazi non adeguati al benessere e alla didattica, la necessità di interventi strutturali urgenti, la progressiva perdita dei servizi pubblici collettivi rivolti alle scuole, a cominciare dai trasporti” conclude Legambiente.