Acquisti online, con i dati e le ricerche pubblicate negli ultimi giorni, il settore eCommerce registra uno storico risultato. Una crescita a ritmi sostenuti, un fenomeno accelerato dalla pandemia e destinato a consolidarsi sempre di più. Nell’ottava settimana del 2021, l’agenzia Nielsen conferma un +70% per il commercio alimentare digitale.
Le misure di contenimento della pandemia da Covid-19, hanno dato una spinta notevole alla crescita dell’ecommerce. Amazon ha consolidato nel 2020 la sua posizione di principale rivenditore online globale nel mondo. Segue ma ma a distanza, il gruppo cinese Alibaba. Nella top ten mondiale si registra Nike mentre tra i primi venti Adidas.
Ma se l’eCommerce cresce c’è chi già supera il confronto. Grandi risultati anche per i marketplace che crescono oltre l’80% anno su anno nel quarto trimestre del 2020. In un momento storico caratterizzato da un’accelerazione senza precedenti della digital transformation, la crescita dei marketplace ha già superato quello dei modelli di eCommerce tradizionali. L’incremento dimostra anche che i venditori sulle piattaforme non risentono della concorrenza. Nuovi attori portano a una crescita incrementale di ogni singolo venditore.
Acquisti online, eCommerce bolla speculativa?
In tutto questo scenario di crescita economica, c’è chi ridimensiona tutto il settore. Sono sempre di più gli analisti che avvertono su bolle speculative o sulle non reali opportunità di facile guadagno. Su questo argomento vige la confusione. Il potenziale del commercio elettronico è indiscutibile. Però per gestirlo e renderlo di successo, occorrono competenze tecniche e strategiche di un certo livello, molto spesso da ricercare all’esteno.
Di qui investimenti considerevoli in consulenze legali o per strategie di marketing oltre ai costi di creazione di un pur semplice negozio online. Da non sottovalutare anche i costi complementari che riguardano la gestione delle spedizioni, delle politiche di reso e cambio, gli abbonamenti per i pagamenti digitali e le varie assicurazioni. L’eCommerce può diventare una bolla speculativa quando si da credito e notorietà a sempre più improvvisati esperti del web che propongono bassi costi di avviamento o che promettono risultati incredibili.