Le morti in assoluto dal dopoguerra ad oggi nelle Marche registrano un incremento del +27,7%. Lo evidenzia il Rapporto Iss-Istat “Impatto dell’epidemia Covid sulla mortalità 2020“. Dall’inizio dell’epidemia e fino al 31 dicembre 2020 il contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità per il complesso delle cause è stato, a livello medio nazionale è del 10,2%. Nella distribuzione mensile dei casi di Covid-19 segnalati dalle Regioni al Sistema di Sorveglianza Integrato nel periodo 20 febbraio – 31 dicembre 2020, le Marche registrano oltre 41mila casi di cui 33mila tra ottobre e dicembre 2020. Degli oltre 20mila decessi nell’anno scorso, 1709 sono causa Covid-19.
Nel Report si fornisce una stima anticipatoria a livello regionale relativamente ai decessi per il complesso delle cause avvenuti nel mese di gennaio 2021. Gli effetti della teorica seconda ondata epidemica si stimano in oltre 70mila decessi a livello nazionale, 2mila in più rispetto alla media dello stesso mese del periodo 2015-2019 e 8.500 in più rispetto a gennaio 2020. A 15 giorni di ritardo data e stima per il mese di gennaio 2021, con ripartizione e intervallo di confidenza al 90%, nelle Marche si stimano circa 2mila decessi totali.
I decessi in Italia
Il totale dei decessi nel 2020 è stato il più alto mai registrato in Italia dal secondo dopoguerra. Le principali evidenze del quinto Rapporto prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) riguarda l’incremento delle morti della popolazione con 80 anni ed è più accentuato negli uomini rispetto alle donne. La mortalità della popolazione più giovane nel 2020 risulta generalmente inferiore alla media del 2015-2019. Questa è spiegata con la minore letalità dell’epidemia per tale fascia generazionale.
Dall’inizio dell’epidemia a fine 2020 il contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità per il complesso delle cause è stato, a livello medio nazionale, del 10,2%. Confrontando le statistiche italiane con quelle raccolte da Eurostat, dal diffondersi del virus l’eccesso di mortalità è stato maggiore in Spagna (23,6%), Belgio (20,8%) e Polonia (23,2%). L’eccesso più contenuto si è verificato in Francia, Germania, Olanda e Portogallo con percentuali comprese tra il 13% e il 14%.