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Il castello di Tronzano, conosciuto anche come forte o castello di Mozzano, è costruito al di sopra di un blocco di arenaria tra la Valle del Tronto e la Salaria, in un luogo di grande importanza strategica. Oggi, purtroppo, l’antico edificio si presenta come poco più di un rudere. Il suo declino, probabilmente, inizia non in tempi recenti ma risale a secoli fa, al momento di abbandono della maggior parte delle rocche concomitante con l’avvento e l’uso dell’artiglieria.

 

Castello Tronzano

 

La storia del castello di Tronzano

Le mura occidentali poggiano direttamente sulla roccia ed è ancora possibile intravedere le feritoie – rivolte verso la Salaria – e una piccola torre; in quello che era lo spazio interno del fortilizio invece è rimasta un’antica cisterna. Purtroppo, l’ingresso e i gradini non si sono conservati. L’attuale assetto è frutto di costruzioni e rimaneggiamenti susseguitisi nel corso delle epoche.

 

Castello Tronzano

 

Le prime memorie scritte che possediamo sull’abitato di Mozzano risalgono all’XI secolo: nel 1010 Lupo di Rinaldo Cataldi cede a Emmone, vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno, metà del castello di Mozzano, donando l’altra metà al figlio Cataldo, che diviene dinasta del luogo. Successivamente, Onulfo, discendente della famiglia dei Cataldi, vende la restante parte del castello al Vescovo Rinaldo IV, ma non sappiamo con precisione in che anno ciò avviene.

Nel 1426, proprio a Mozzano, vengono sottoscritti i patti di sottomissione della Città di Ascoli allo Stato Pontificio e, nel 1552, si tiene l’approvazione dello statuto di Mozzano da parte del Governo ascolano, che concede alla cittadina autonomia comunale, mantenuta fino alla soppressione, nel 1886, della sede municipale con conseguente aggregazione a quella di Ascoli Piceno.

 

Castello Tronzano

 

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