Clubhouse è il nuovo social del momento. A pochi mesi dalla sua uscita è gia sulla bocca degli utenti di mezzo mondo. Prima creatura di Alpha Exploration, ha attirato sin da subito anche l’attenzione di importanti investitori. Un richiamo mediatico così importante che già Facebook pensa a un “clone” per il suo sistema.
Per ora l’app è presente solo su iOS e non è ancora attiva per gli utenti Android. Nonostante l’assenza nel sistema operativo più diffuso al mondo, il suo biglietto da visita vanta già 2 milioni di iscritti.
Come funziona Clubhouse
Clubhouse è un social organizzato in stanze dove è possbile scambiarsi messaggi vocali. La più interessante caratteristica di questo social è che alle stanze non ci si può iscrivere liberamente ma si accede solo per invito di un altro utente. Inoltre, i messaggi condivisi sono tutti criptati e si dissolvono nel momento in cui la stanza si chiude. Gli unici messaggi che potranno essere mantenuti sono quelli segnalati come violazioni degli standard richiesti.
L’iscrizione è possibile solo dopo aver compiuto 18 anni e non sono consentiti “abusi, bullismo e molestie nei confronti di nessuna persona o gruppo”.
Nella stanze si può essere admin, moderatori, speaker o ascoltatori. Le persone in questi spazi virtuali si riuniscono per parlare o confrontarsi sulle più svariate tematiche. Gli admin – già conosciuti nel mondo dei gruppi di Facebook – hanno il compito di controllare gli inviti e gli interventi vocali, mentre i moderatori devono sapere gestire le conversazioni avendo il potere di togliere o fare l’invito che rende gli ascoltatori speaker.
L’ascoltatore che ha ricevuto l’invito a far parte della stanza, infatti, in qualsiasi momento può chiedere al moderatore di intervenire nella conversazione e, nel momento in cui questa richiesta viene accettata, l’ascoltatore muto diventa speaker può ora discutere con il resto della stanza.
Molti già i vip presenti già nella piattaforma. A condividere contenuti ci sono personaggi famosi, attori americani come Drake, Kevin Hart e Tiffany Haddish, fino ai politici e calciatori italiani. Elon Musk, ad esempio, è stato il primo che, ospite di in una discussione, è riuscito ad attirare ben più dei 5 mila iscritti concessi come tetto di una stanza.
La voce alla base del Social
La caratteristica principale di Clubhouse è la voce. È presto preannunciare il suo grande successo ma dai primi numeri e i risultati raggiunti sembra essere sulla buona strada. I dati ripercorrono le tappe del successo di TikTok. Nel frattempo la piattaforma è finita sotto l’occhio del Garante della Privacy proprio per la sua caratteristica.
Pregi e prime critiche
Per sua natura, la piattaforma è già ben frequentata da giornalisti, speaker radiofonici e digital marketer. Non è una novità sentirne parlare in questi giorni soprattutto nei programmi delle stazioni FM. Ogni iscritto ha portato con se un proprio seguito anche al di fuori dell’app.
Sempre da loro però arrivano le prime critiche all’utilizzo. Oltre alla privacy e al contenuto degli argomenti, la qualità audio delle conversazioni rappresenta un problema. Gli utenti infatti fanno affidamento sul microfono dell’iPhone. Ciò comporta che in media la qualità della conversazione in una stanza è quella di una telefonata o, peggio, delle tante call di tutti i giorni.
In più, proprio per la sua alta riservatezza, conquistata sia dall’entrata solo su invito nelle stanze e la possibilità di avere messaggi criptati, nell’app potrebbero facilmente crearsi ambienti “pericolosi”. Da una parte la privacy rafforzata da sicurezza, dall’altra la possibilità di incontrare contenuti violenti, razzisti, sessisti.