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Il Professor Mario Draghi (economista ed ex-Presidente della Banca Centrale Europea), questa mattina è stato convocato al Quirinale da Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica. Draghi ha ricevuto l’incarico di formare un Governo tecnico-istituzionale “di alto profilo”, dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Ecco alcuni passaggi della biografia di Mario Draghi, Presidente del Consiglio incaricato.

Chi è Mario Draghi, economista e Presidente del Consiglio incaricato

Mario Draghi è nato a Roma il 3 settembre 1947. Nel 1970 consegue la Laurea in Economia all’Università “La Sapienza” di Roma, con l’economista Federico Caffè. Poi, ottiene un Dottorato in Economia al Massachusetts Institute of Techonology (MIT) di Boston. Dopo aver intrapreso la carriera accademica (all’Università di Trento, di Padova e di Venezia), tra il 1984 e il 1990 diventa Direttore esecutivo della Banca Mondiale. In seguito, dal 1991 al 2001, svolge l’incarico di Direttore Generale del Ministero del Tesoro.

Prima di diventare Governatore della Banca d’Italia nel 2005, Mario Draghi compie un passaggio ai vertici europei in Goldman Sachs, una delle principali banche d’affari a livello globale. Nel 2011, diventa il terzo Presidente della Banca Centrale Europea (BCE).

Nel corso degli otto anni passati alla guida della BCE (2011-2019), sarà impegnato nell’affrontare gli effetti della Grande crisi economica del 2008: calo dei prezzi (deflazione), recessione, crisi fiscale e bancaria di alcuni Paesi dell’Euro (Italia, Spagna, Irlanda e Grecia).

Il 26 luglio del 2012, Mario Draghi (nel ruolo di Presidente della BCE), pronuncia un importante discorso, alla UKTI’s Global Investment Conference di Londra, imprimendo una svolta alla crisi dell’Euro e salvando le sorti della Moneta unica. In quell’occasione, Draghi ha sostenuto che la Banca Centrale Europea era pronta a fare “Whatever it takes” (ovvero “Qualunque cosa serva”) per salvare la Moneta unica; aggiungendo “and believe me, it will be enough” (“e credetemi, sarà abbastanza”).

Nel 2014, si assiste ad un’altra decisiva operazione del Professor Draghi, con la quale inizia l’era di una nuova politica monetaria non convenzionale, segnata da tassi d’interesse negativi e dal “Quantitative Easing”, il “bazooka” della Banca Centrale Europea. Il varo del nuovo programma avviene con un altro cruciale discorso, tenuto al Meeting dei banchieri centrali di Jackson Hole.

Gli acquisti dei titoli di Stato, da parte della Banca Centrale Europea, iniziano a gennaio del 2015. Il programma degli acquisti di titoli termina a fine 2018. Nel periodo interessato, la BCE acquista obbligazioni per un totale di 2,6 miliardi di euro.

Il 1° novembre 2019, Draghi ha passato il testimone al nuovo Presidente della BCE, Christine Lagarde. Poi, Mario Draghi è tornato sulla scena pubblica con un fondamentale articolo, pubblicato nel 2020 sul quotidiano Financial Times: “La pandemia del Coronavirus è una tragedia umana di proporzioni potenzialmente bibliche. Le misure varate dai Governi, per impedire il collasso delle strutture sanitarie, sono state coraggiose e necessarie, e meritano tutto il nostro sostegno. La sfida che ci si pone davanti è come intervenire con la necessaria forza e rapidità, per impedire che la recessione si trasformi in una depressione duratura. La questione chiave non è se, bensì come, lo Stato debba utilizzare al meglio il suo bilancio”.

Il 10 luglio 2020, il Professor Draghi è stato nominato da Papa Francesco, come Membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha conferito l’incarico al Professor Mario Draghi, a causa dell’impossibilità di formare una nuova maggioranza parlamentare, dopo le dimissioni del Premier uscente, Giuseppe Conte. Il nuovo Governo avrà il compito di affrontare le tre emergenze causate dalla pandemia di Covid-19 (sanitaria, economica e sociale). Inoltre, in questo periodo difficile per l’Italia e il Mondo, si avverte la necessità di un Governo stabile, per gestire i fondi europei destinati ai Paesi dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto “Recovery Plan”.

Mario Draghi, in virtù del suo curriculum di tutto rispetto, appare come la persona giusta per gestire la complessità del periodo che sta vivendo il nostro Paese.

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