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L’Assessore regionale Guido Castelli insieme al direttore dell’Usr Stefano Babini questa mattina a Villa Chiarini di Castel di Lama ha partecipato a Push o Ver, il progetto di ricerca delle moderne tecniche di miglioramento sismico svolto con la realizzazione di una simulazione di un sisma su un edificio in muratura.

“La prova di oggi vuole sperimentare metodi di calcolo e tecnologie costruttive che corrispondano alle previsioni teoriche. Poniamo grande attenzione alla ricostruzione che andiamo a realizzare nei paesi colpiti dal sisma, ma soprattutto grande interesse alla prevenzione antisismica a vantaggio della sicurezza dei cittadini” ha affermato Castelli.

Guido Castelli, cratere luogo di studio e approfondimento scientifico

“La ricostruzione è anche un’occasione estremamente utile per fare del Cratere un luogo di studio e approfondimento scientifico sulla base delle relazioni esistenti tra Istituzioni, Università di Camerino e Ordini professionali”, ha spiegato l’Assessore Regionale alla Ricostruzione Guido Castelli.

“L’esperimento di oggi testimonia uno sforzo che potremmo fare anche grazie alle risorse aggiuntive che sono state assegnate per la rigenerazione socio-economica del territorio perché attraverso la ricerca si potrebbe proiettare il Cratere in un futuro sempre più dinamico, capace di produrre sviluppi. La ricostruzione impone soprattutto l’obbligo di fare presto e bene, realizzando case sicure per la nostra comunità”.

Anche Babini ha sottolineato, come “la prova di oggi, vuole sperimentare metodi di calcolo e tecnologie costruttive che corrispondano alle previsioni teoriche. Poniamo grande attenzione alla ricostruzione che andiamo a realizzare nei paesi colpiti dal sisma, ma soprattutto grande interesse alla prevenzione antisismica a vantaggio della sicurezza dei cittadini”.
In sintesi il progetto odierno ha visto un test sul campo, il primo ad essere realizzato in Italia, grazie alla disponibile di un edificio in muratura di due piani da demolire e ricostruire. L’edificio aveva subito danni nel corso della sequenza sismica iniziata ad agosto 2016 e l’idea del progetto è nata con diversi partner: Università di Camerino, ENEA, Fibre Net, CMP di Osimo e l’Impresa edile Gaspari Gabriele di Ascoli Piceno.

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