Terremoto, accolto l’Ordine del giorno presentato dall’On. Mauro Lucentini presentato nella seduta del 27 dicembre. Decontribuzione del 30% al cratere e alle aree di crisi industriale complessa delle Marche. Il governo accoglie la proposta del deputato leghista. Una proposta indispensabile per assicurare un futuro occupazionale e di pace sociale ad un territorio in crisi già dal sisma del 2016.
Terremoto, in cosa consiste l’Odg Lucentini
L’Ordine del Giorno ha in Mauro Lucentini il primo firmatario con il commissario regionale on. Riccardo Augusto Marchetti, il vicepresidente federale on. Andrea Crippa, il segretario federale della Lega Giovani on. Luca Toccalini. L’iniziativa voleva ampliare la decontribuzione del Sud in cui è già stato ricompreso l’Abruzzo, ma non le confinanti Marche. La situazione creata registrava forte disparità tra regioni e rischiava di compromettere in modo irreversibile il tessuto produttivo marchigiano. Un pesante vantaggio competitivo veniva fornito ad aree meno industrializzate. Favorito quindi l’insediamento di imprese in un territorio carente a scapito di zone le cui imprese, dal secondo dopoguerra in poi, sono tra le colonne portanti del made in Italy. Un’incongruenza politico-amministrativa a cui si è posto rimedio.
Verso una Zona Economica Speciale
Il neoparlamentare fermano con tale iniziativa chiede di estendere la decontribuzione prevista per le regioni del sud Italia alle aziende delle aree di crisi complessa e alle zone terremotate marchigiane. Una speranza a cui il Piceno punta nel tentativo di scongiurare un nuovo pesante crollo del lavoro. Sempre più vicina una Zona Economica Speciale (Zes). Ora la decisione passa al Governo che si è espresso con un sì condizionato.