Consiglio comunale Ascoli: la seduta consiliare di martedì 29 dicembre si è svolta in videoconferenza, nel rispetto delle normative di sicurezza sanitaria anti Covid-19.
Molti gli argomenti del dibattito: esternalizzazione dei servizi biblioteca comunale e messi comunali, presa d’atto del piano economico finanziario 2020, approvazione dello schema di convenzione di affidamento del servizio pubblico di distribuzione del gas naturale e discussione degli indirizzi in merito ai contratti di comodato d’uso con l’Unicam per l’utilizzo di 4 immobili di proprietà comunale.
L’esternalizzazione della biblioteca e dei messi comunali
“La presente delibera è la prima che dà un indirizzo sui servizi della biblioteca e dei messi comunali. E’ importante chiarire un punto fondamentale: l’Amministrazione non ha intenzione di esternalizzare tutto il Polo S. Agostino, il suo fine è valorizzare la biblioteca e i servizi che questa può erogare. Esternalizzazione non significa privatizzazione, si tratta di un’azione tramite la quale abbassare i costi alzando, al contempo, il servizio offerto e il valore di attrattiva del polo bibliotecario. Quello proposto non è un avviso pubblico, ma un’azione di adozione di linee di indirizzo”. E’ questo il commento con cui il sindaco Marco Fioravanti apre la discussione sull’esternalizzazione della biblioteca e dei messi comunali.
“Accoglieremo le proposte di miglioramento del servizio bibliotecario, conferendo agli utenti nuove motivazioni per recarvisi e magari producendo nuova ricchezza, culturale e lavorativa”, prosegue Fioravanti.
La proposta viene approvata con 22 voti favorevoli e dichiarata immediatamente eseguibile.
L’opinione dell’assessore alla Cultura Donatella Ferretti
Commenta la decisione anche l’assessore Ferretti: “Il Comune ritiene fondamentale il polo bibliotecario nel contesto culturale della città. Attualmente, la biblioteca eroga un buono servizio e, per questo, occorre non confondere esternalizzazione con privatizzazione: non la si vuole trasferire in toto ad un privato, si vuole semplicemente concedere a soggetti esterni di erogare servizi, secondo un principio di sussidiarietà e di supporto tra pubblico e privato”.
La replica dell’opposizione
Dopo l’intervento del sindaco passa all’attacco Francesco Ameli: “E’ una bugia far passare l’esternalizzazione come un bene per la comunità: è un vero e proprio salto nel vuoto, ed è inaccettabile che sia il privato a suggerire al pubblico idee e prospettive. Si tratta, in fin dei conti, di una privatizzazione: ci sono già molte iniziative collaterali che hanno luogo in biblioteca. Evidentemente la presente Amministrazione considera la cultura come un costo da abbattere, indirizzo sbagliato dal punto di vista etico, culturale, politico”.
A questo punto, la discussione scivola verso la questione dei lavori di rifacimento di Corso Trento e Trieste, a proposito dei quali Ameli chiede il motivo del coinvolgimento dell’Università di Parma e non di quella di Ascoli. Fioravanti replica che l’Università di Parma “è stata coinvolta non per la progettazione ma per la validazione del progetto stradale dal punto di vista ingegneristico, essendo una delle migliori in Italia, senza contare che l’indirizzo di ingegneria manca totalmente ad Ascoli”.
Emidio Nardini, invece, si dichiara, in linea di principio, aperto all’eventuale esternalizzazione dei messi comunali, chiedendo però delucidazioni riguardo la biblioteca: “La biblioteca Gabrielli rappresenta un patrimonio a sé, non solo in termini di luogo ma anche di materiale librario conservato. Il degrado della biblioteca, da qualche anno a questa parte, risulta evidente, ma il documento che ci è stato trasmesso riguardo l’esternalizzazione non dice niente nello specifico, non se ne capiscono i vantaggi. Il mio pregiudizio non è totale ma penso che il progetto vada analizzato e discusso più a fondo, essendo il polo bibliotecario patrimonio fondamentale della città”.
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