Il coronavirus non si ferma anzi sembra che si stia modificando, dando vita ad un nuovo ceppo e da quanto dicono gli esperti, a differenza dell’altro, questo sembra più facilmente trasmissibile.
La notizia che sta circolando ormai da qualche ora, arriva dalla Gran Bretagna, facendo scattare di nuovo l’allarme in tutta Europa. Ma la nuova versione è veramente come sostengono tanti, più letale di quella che già conosciamo?
La parola agli esperti.
Coronavirus, voli sospesi dalla e per la Gran Bretagna
Matt Hancock, il Segretario alla Salute britannico, poche ore fa ha annunciato che è stato identificato un nuovo ceppo di coronavirus che si sta diffondendo in modo molto rapido, sono già più di mille le infezioni con questa versione. Da ciò si spiegherebbe l’elevato aumento dei contagi nel Sud-Est dell’Inghilterra, paese da dove sarebbe partita questa nuova versione, con le conseguenti restrizioni in atto che potrebbero durare anche qualche mese.
La nuova versione si è già diffusa in diversi paesi, come l’Olanda, la Danimarca, l’Australia e l’Italia dove sono state già messe in atto ulteriori misure di sicurezza come la sospensione di tutti i voli aerei da e per la Gran Bretagna.
“Ho firmato una nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dalla Gran Bretagna e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. Chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione. La variante del Covid, da poco scoperta a Londra è preoccupante e dovrà essere approfondita dai nostri scienziati. Nel frattempo scegliamo la strada della massima prudenza” ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Secondo gli esperti, “più si diffonde il virus più esso tende a mutare” e che questa variante sicuramente aiuterà gli scienziati a studiare di più il coronavirus.
Per quanto riguarda la sua letalità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che ci sono” dei segnali preliminari che fanno intendere che questa nuova variante si possa diffondere più facilmente tra le persone e secondo informazioni preliminari può influenzare le prestazioni di alcuni test diagnostici. Non ci sono prove che indicano cambiamenti nella gravità della malattia, ma anche su questo aspetto sono in corso valutazioni.Bisogna comunque aumentare la ricerca per capirla”.
Secondo il virologo Pergliasco, ne sono state individuate una dozzina di tipologie di covid ma a differenza dell’altro “è più aggressivo.Non si diffonde più velocemente quindi, ma è più aggressivo, ha una contagiosità maggiore e quindi una capacità diffusiva maggiore ed è questo quello che preoccupa, ma non stupisce. La capacità infettante è la stessa”.
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