A poche ore dall’emanazione del nuovo dpcm, atteso per la giornata di oggi, le ipotesi sulle nuove regole in vista del Natale si fanno sempre più rigide, soprattutto quelle volute dal Comitato Tecnico Scientifico e che fornirà al Governo.
Un Natale “diverso” con un inasprimento delle norme e con la necessità di avere più controlli e sanzioni , queste le strette previste. L’attenzione dovrà essere mantenuta alta per evitare il rischio di una terza ondata di contagi da coronavirus e gli assembramenti soprattutto quelli domestici.
Ecco tutte le regole.
Coronavirus, le strette del Comitato Scientifico in vista del Natale
Saranno regole rigide e inflessibili quelle volute dal Cts, Comitato Tecnico Scientifico, in vista dei giorni festivi e prefestivi in occasione del Natale.
Sono tre i punti oggetto di riflessione e valutazione: il potenziamento dei controlli per garantire il rispetto delle regole, evitare gli assembramenti sia nei luoghi pubblici che all’interno delle abitazioni e la costituzione di una zona rossa o arancione, visto che quella gialla non è più sufficiente. Un vero e proprio inasprimento delle misure quindi, affinchè si riduca il rischio del contagio: queste sono le indicazioni che riguarderanno il nuovo decreto che presto verrà emanato.
La seconda riunione svolta oggi tra gli esperti ha maturato la necessità di potenziare i controlli da parte delle forze dell’ordine ma anche controllare che non ci siano assembramenti nelle vie, nelle piazze o nelle adiacenze dei negozi, “Il Governo deve fare provvedimenti finalizzati a misure ancora più drastiche utilizzando le regole in vigore nelle zone rosse e arancioni” hanno tuonato gli esperti.
Riunione che ha visto lunghe discussioni: da un lato la zona rossa per tutto il territorio nazionale dall’altro chi non ha indicato le misure da prendere ma ha invitato il Governo a metterle in pratica.
“Abbiamo già predisposto un piano per le festività natalizie. Forse qualche ritocchino ci sarà. Alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico scientifico qualche misura ulteriore la introdurremo. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare in ogni caso una terza ondata perché sarebbe molto pesante” ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
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