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Sabatini, il Presidente della Camera di Commercio delle Marche, dopo Confindustria Centro Adriatico e il consigliere regionale Andrea Antonini, prende posizione contro il mancato inserimento dell’area di crisi industriale complessa della Valle del Tronto-Piceno e dei distretti del calzaturiero e della pelletteria Fermano-Maceratese tra quelle per le quali il governo ha previsto una decontribuzione fino al 2029, anche per i rapporti di lavoro in corso: “Si tratta di aree con imprese ad alta intensità di lavoro che risentono ormai di una crisi strutturale decennale. Senza contare che l’esecutivo si accinge anche a inserire un cavillo legato alla sede di lavoro e non a quella legale dell’azienda: è una beffa, perché si tratta di un’ulteriore forma di penalizzazione per i nostri imprenditori. La scelta di escludere dagli sgravi contributivi le aree di crisi delle Marche è inaccettabile perché territori ed economie omogenee vanno trattate allo stesso modo a prescindere dalla regione di appartenenza”. 

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Sabatini: la decontribuzione potrebbe far emergere il lavoro irregolare

Secondo Sabatini, “la politica non può chiudere gli occhi e fare scelte incoerenti: il ragionamento deve essere semplice e problemi simili vanno trattati con le stesse ricette. Non è possibile trovare soluzioni semplicemente tirando una linea geografica. Gli imprenditori marchigiani non vogliono i sussidi, ma nemmeno vogliono essere penalizzati da misure che favoriscono le aziende che operano in territori limitrofi e che, in diversi casi, hanno la stessa specializzazione produttiva o hanno problemi di competitività analoghi”.

Sabatini evidenzia un ulteriore vantaggio se le province del centro-sud delle Marche fossero inserite tra le aree che beneficeranno della decontribuzione: “Oltre a scongiurare la concorrenza tra aree omogenee, aiuterebbe a risolvere la piaga dell’economia sommersa. Ascoli Piceno, ad esempio, è la provincia marchigiana con il più elevato numero di lavoratori irregolari: gli sconti favorirebbero una progressiva e necessaria riemersione”.

Sabatini: ci vogliono azioni che stimolino il cambiamento

Il Presidente della Camera di Commercio delle Marche è in contatto con l’Assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli, e con la Sottosegretaria del Mise, Alessia Morani.

“Sono per evitare le ricette a breve, per cui la mia proposta non solo prevede di inserire subito Piceno, Fermano e Maceratese tra le aree beneficiarie della fiscalità di vantaggio, ma anche prevedere che lo sconto possa essere abbinato a interventi specifici, focalizzati a riqualificare le filiere produttive in termini di trasformazione digitale, industria 4.0 e aggregazioni, in linea con le risorse che come ente camerale stiamo già liberando sul territorio. Ci vuole uno sforzo ampio e una strategia che stimoli il cambiamento, altrimenti si rischia solo di posticipare solo i problemi”, anticipa Sabatini.

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