Legambiente Marche e Caritas Italiana hanno presentato il rapporto “Territori Civili. Indicatori, mappe e buone pratiche verso l’ecologia integrale”, un’indagine nata per contribuire a costruire insieme una visione del futuro, alla luce delle forti connessioni tra dimensione ambientale, economica e sociale.
Nella ricerca sono stati utilizzati 70 indicatori, basati sulle attività svolte da Caritas italiana (grazie ai suoi Centri di ascolto) e da Legambiente con i suoi rapporti (da quello sull’ecomafia ai Comuni ricicloni).
Legambiente Marche e Caritas presentano il rapporto “Territori Civili”, sul tema dell’ecologia integrale
Nell’ambito del rapporto “Territori Civili”, per quanto riguarda la Regione Marche, a sorprendere, nella lettura dei dati quantitativi, sono soprattutto le fragilità sociali nella Regione: dal consumo di droghe (terza Regione d’Italia come numero di tossicodipendenti in trattamento, per 1.000 abitanti) ai livelli di “disaffiliazione” (persone escluse dal mondo del lavoro e con deboli relazioni familiari). Destano preoccupazione anche gli aspetti demografici (in particolare la bassa natalità), la bassa incidenza degli under 35 e l’alto indice di vecchiaia.
L’indagine sulle Marche racconta una Regione socialmente fragile, con dati anagrafici preoccupanti, con un tessuto economico impoverito, ma con discreti parametri ambientali su cui puntare. Le principali risorse su cui investire, infatti, sono le seguenti: economia circolare, energie rinnovabili, agricoltura biologica, aree protette.
Il rapporto “Territori Civili” intende raccontare la dimensione sociale e quella ambientale in modo integrato, mettendo in luce anche le esperienze innovative nate sul territorio. L’importanza del tema ambientale è stato sottolineato da Papa Francesco nella sua Enciclica “Laudato Si’ “, pubblicata cinque anni fa. “Non esistono due crisi separate, sociale e ambientale. – scriveva Papa Francesco – Bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale, per rispondere alla quale serve un approccio integrale”.
«Un elemento comune delle esperienze contenute nella ricerca – osserva Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – è certamente l’attenzione alle problematiche in una visuale unica. C’è infatti bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché, come sottolinea Papa Francesco nella sua Enciclica, la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti”.
«La foto scattata da questo importante lavoro – ha dichiarato la Presidente di Legambiente Marche, Francesca Pulcini – non può essere letta, senza tenere conto delle drammatiche difficoltà che la nostra Regione ha vissuto in questi ultimi anni, a partire dal sisma del 2016 che ha modificato la comunità marchigiana. Oggi, la vera priorità per questo territorio è rafforzare il tessuto sociale e lavorare sulle disuguaglianze per abbatterle; siamo da sempre convinti che le tematiche ambientali rappresentino una straordinaria occasione, per migliorare le condizioni sociali, aumentare la qualità della vita dei cittadini, rendere le nostre città più a misura d’uomo e generare sano lavoro, ed è la direzione che traccia questa pubblicazione”.
-Ecco gli indicatori considerati nel rapporto “Territori Civili”:
Fragilità sociali
+ Aspetti demografici: la regione registra un tasso di natalità (6,4), un saldo migratorio totale (1,0) e un’incidenza degli under 35 (32,2%) al di sotto della media nazionale; l’indice di vecchiaia invece si attesta ben al di sopra del valore nazionale (196,2).
+ Consumo di droghe: è la terza Regione per numero di tossicodipendenti in trattamento per 1000 abitanti (0,447).
+ Livelli di “disaffiliazione”: al di sopra della media nazionale il peso degli assistiti Caritas, che risultano esclusi dal mondo del lavoro e al contempo deboli sul fronte delle relazioni familiari (definiti “disaffiliati” secondo la definizione del sociologo Manuel Castells) (pari al 17,6%).
Risorse sociali
+ Giovani e istruzione: la Regione registra livelli di dispersione scolastica inferiori alla media nazionale (10,0%); al di sotto del dato nazionale anche l’incidenza dei Neet (chi non studia e non lavora) nella fascia 15-34 anni (15,9%).
+ Deprivazione materiale e disuguaglianze: contenuta l’incidenza della popolazione in uno stato di grave deprivazione materiale (4,8%); la Regione è al quart’ultimo posto per livelli di disuguaglianza dei redditi (il rapporto tra il reddito delle persone più ricche e quello delle persone più povere è di 4,4 a fronte di una media nazionale di 6,1).
+ Innovazione: è la terza Regione d’Italia per numero di Start up ogni 100mila abitanti (23,4).
+ Capitale sociale e contrasto alla povertà: più alta della media l’incidenza dei volontari nelle istituzioni no profit (11,5% contro il 9,1%); è la seconda Regione d’Italia per numero di centri di ascolto ogni 10mila abitanti.
+ Offerta sanitaria: si colloca al sesto posto, per numero di posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali e sanitari (9,0).
+ Servizi di mobilità: alta la percentuale di persone di 14 anni e più che si dimostrano soddisfatte per tutti i mezzi di trasporto utilizzati abitualmente (al quarto posto con il 31,1%).
+ Giustizia: in Regione, la percentuale di adulti che scontano la pena in area penale esterna è tra la più alte d’Italia (74%).
+ Servizi e barriere architettoniche: alta percentuale di bambini che hanno usufruito dei servizi comunali prima infanzia (16%, a fronte di una media nazionale del 13%); più alta del valore nazionale anche l’incidenza delle scuole accessibili (barriere fisiche).
Fragilità ambientali
+ Produzione rifiuti urbani pro-capite: la fragilità ambientale più importante è quella relativa alla produzione di rifiuti urbani, sono 531,13 i Kg pro-capite prodotti da ogni abitante, la Regione si posiziona al quinto posto.
+ Consumo di suolo: sono 64.669 ettari di suolo consumati, pari al 6,9% e nono posto.
+ Percentuale acqua depurata: stesso risultato conseguito, nono posto, con una percentuale di acqua depurata pari al 93,1%.
Risorse ambientali
+ Percentuale raccolta differenziata: è la principale risorsa della Regione che, con un tasso pari al 68,5%, si posiziona al quarto posto.
+ Distribuzione regionale dei Comuni 100% elettrici: sono 157 i Comuni al 100% elettrici presenti nella Regione, che si classifica al sesto posto.
+ PIB (Prodotto Interno Bici): risultato positivo da segnalare, rispetto al valore economico della mobilità su bici, pari a 110.897.100 euro.