Natale 2020: mancano meno di 40 giorni alle festività e, alla luce dell’emergenza epidemiologica, il pericolo concreto è di dover rinunciare a molte delle tradizioni natalizie per contrastare la diffusione del Covid.
“Un sistema di restrizioni che, seppur necessarie, potrebbe causare numerosi disagi al comparto economico locale, in termini di vendite e giro d’affari, già messo seriamente in ginocchio dall’emergenza e, non dimentichiamolo, dal sisma”, spiega il presidente del BIM Tronto, Luigi Contisciani. “Quello del 2020 sarà un Natale forse tra i più difficili. Nella speranza che, almeno a dicembre, i contagi calino e dunque si allentino alcune restrizioni,voglio lanciare un appello: a Natale regaliamo prodotti del nostro artigianato e dei nostri commercianti, non acquistiamo sui grandi portali online”.
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Natale 2020: comprare locale è un grande gesto di vicinanza
La speranza è che il mondo dell’economia locale torni presto nella condizione di lavorare, senza perdere l’opportunità della finestra natalizia, per scongiurare la fine certa per molte attività che nel 2021 non sarebbero in grado di riaprire. “Questa emergenza sanitaria impone di certo sacrifici a tutti, ma, in realtà, i giganti del web hanno visto i ricavi nel terzo trimestre 2020 schizzare del 37%. Questa volta, allora, assumiamoci tutti la responsabilità di comprare prodotti locali e dai nostri commercianti. I regali, gli acquisti, gli ordini per questo Natale, facciamoli negli esercizi delle nostre città e dei nostri paesi. Sarà un piccolo grande gesto di vicinanza. Sono sicuro che tutti i cittadini del Piceno risponderanno convintamente a questo invito, dimostrando così il proprio senso di comunità e amore per questo territorio”, aggiunge Contisciani.
Territorio Piceno, le azioni di valorizzazione del BIM Tronto
L’appello rientra nell’azione svolta dal BIM Tronto a favore del progresso economico e sociale delle popolazioni residenti nel territorio, attuando politiche che sostengano l’economia locale. Da qui la valorizzazione delle peculiarità del territorio, incoraggiando le produzioni artigianali locali, curando la qualificazione e la specializzazione della manodopera locale e potenziando le attività a favore delle categorie sociali più bisognose. In questo senso, il progetto Mete Picene, realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambito del Masterplan Terremoto, in partenariato con Opera Cooperativa Sociale e La Casa di Asterione, mira proprio apromuovere e rilanciare il territorio piceno attraverso le sue eccellenze e i suoi prodotti tipici – come l’anice verde di Castignano, la patata dei Sibillini, il tartufo nero di Roccafluvione, il tordo matto di Comunanza, l’oliva tenera ascolana, la mela rosa dei Sibillini, ma anche il rame di Force e il baco di seta di Colli del Tronto, solo per citarne alcuni.
“Il Piceno offre arte, borghi, percorsi e luoghi naturali, ma anche tipicità ed eccellenze. Scegliere il Made in Piceno, senza dimenticare naturalmente il Made in Marche, è una scelta di grande bellezza e qualità”, chiosa Luigi Contisciani.