Coronavirus Marche, le nuove restrizioni agli spostamenti in seguito alla classificazione delle Marche come zona arancione e le incombenze che vedono occupati gli amministratori a fare fronte alla contingenza socio economica, obbligano Camera e Regione Marche a rinviare la stipula ufficiale dell’accordo con il ciclista e campione Vincenzo Nibali per l’anno 2021 nell’ambito della collaborazione tra i due Enti.
Il ciclista siciliano, infatti, che oggi avrebbe dovuto partecipare alla conferenza presso la sede camerale di Ascoli Piceno, è rammaricato della situazione e manda un messaggio di vicinanza e sostegno alle Marche, augurandosi di “tornare presto a percorrerle dalla costa all’entroterra: dopo una pausa forse potremmo tornare a guardare i territori con occhi più riconoscenti e un approccio più sostenibile”.
Coronavirus Marche, le dichiarazioni delle autorità
“Rinviamo questo appuntamento nell’attesa di poterci rivedere quando sarà possibile. La valorizzazione turistica e promozione del nostro territorio e del comparto dell’accoglienza marchigiana, che oggi sta affrontando anche le conseguenze della pandemia, resta una delle priorità dell’amministrazione regionale. Quello legato all’ambiente e al ciclismo possiede le caratteristiche di un turismo che oggi interpreta nuove necessità dei visitatori, che scelgono i nostri territori per esperienze turistico-sportive, a contatto con la natura, a due passi da luoghi magnifici di arte, storia e cultura”, afferma il presidente Francesco Acquaroli.
“Si tratta solo di un arrivederci: la presenza di Nibali in un incontro, seppure in forma ristretta e rispettosa dei protocolli di sicurezza, sarebbe stato un momento importante per immaginare una stagione turistica primaverile ed estiva libera dal covid. La situazione ci impone però rispetto e prudenza ancora maggiori: ora è il momento di mettere a punto sostegno e aiuti per il presente immediato. I campioni conoscono la tenacia, l’attesa e la ricerca di equilibrio: cercheremo di farci ispirare da un fuoriclasse come Nibali che sarà comunque presto con noi”, sottolinea Gino Sabatini.
“Il cicloturismo è fortemente legato anche al tema dell’innovazione, perché richiede infrastrutture materiali e immateriali, manutenzione di ciclabile e ciclovie, fibra per essere connessi e muoversi, anche da soli, in sicurezza e possibilità di geolocaizzazione. E’ inoltre un turismo dolce, di prossimità, ma distante dalle folle”, commenta Massimiliano Polacco, componente di Giunta camerale con delega al Turismo.
Coronavirus Marche, la situazione delle imprese
Nelle Marche le imprese legate al ciclismo in modo diretto – escluso indotto di alloggio e ristorazione – sono 446, tra chi le bici le fabbrica, le commercializza, le ripara e le noleggia. L’attenzione e la preoccupazione di queste ore è però estesa ad altre realtà d’impresa: “Sono oltre 9700 colpite dalle restrizioni connesse all’emergenza e al nuovo status di zona arancione” spiega Sabatini, aggiungendo: “Camera Marche è in stretto contatto con la Regione per mettere a punto interventi diretti a dare ossigeno immediato specie alle realtà più piccole, e anche per attrezzarle per muoversi al meglio nella dimensione dove ora indispensabile essere: quella digitale“.
I dieci Comuni marchigiani con il maggiore numero di attività sospese e limitate sono San Benedetto del Tronto (705), Pesaro (677), Ancona (602), Fano (468), Senigallia (465), Civitanova Marche (432), Ascoli Piceno (360), Macerata (247), Jesi (227) e Fermo (215).