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Confindustria Centro Adriatico esprime grande soddisfazione per l’approvazione di un emendamento da parte della Commissione Bilancio del Senato che ha potenziato le agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica Ecobonus e per la messa in sicurezza sismica Sismabonus degli edifici nei territori colpiti dal sisma del 2016 e del 2017.

In particolare, la nuova norma prevede l’innalzamento dal 110 al 160 della percentuale di detrazione fiscale, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, prevista dal Decreto Rilancio, che ha anche rafforzato la fruizione dei benefici attraverso gli strumenti della cessione del credito e dello sconto in fattura. Secondo l’emendamento, che dovrà essere approvato dall’Aula del Senato, l”iperbonus al 160% è previsto, in alternativa al contributo per la ricostruzione, per tutte le spese necessarie al ripristino dei fabbricati danneggiati, comprese le case diverse dalla prima abitazione.

Confindustria Centro Adriatico, le dichiarazioni sull’iperbonus

“Siamo molto contenti dell’importante novità introdotta dalla Commissione Bilancio che siamo certi potrà imprimere un cambio di passo decisivo alla ricostruzione e contribuire allo stesso tempo al rilancio economico e sociale dei nostri territori”, afferma il Presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani.

“Un’agevolazione dirompente che abbiamo fortemente sollecitato e che va nella direzione da noi più volte auspicata perché l’attuale situazione di stallo della nostra economia richiede – con urgenza – misure straordinarie e concrete. Ecco perché continuiamo con assoluto impegno anche la battaglia per estendere il beneficio della decontribuzione Mezzogiorno alle aree di crisi industriale complessa del Centro Nord Italia, Piceno e Fermano compresi”.

“Valutiamo in maniera estremamente positiva la nuova norma introdotta. Ora il nostro auspicio è che si possa estendere l’ iperbonus del 160% anche agli immobili destinati alle attività produttive e più in generale a tutte le partite Iva. Non solo. E’ indispensabile prorogare l’agevolazione almeno fino al 31 dicembre 2027, incrementare il limite massimo di spesa ammissibile per ciascuno degli interventi agevolati ed infine eliminare il massimale di due unità immobiliari per le quali è possibile accedere all’incentivo. Per quanto riguarda la ricostruzione, dobbiamo evitare gli accolli di spesa aggiuntiva per il completamento delle abitazioni per i soggetti privati danneggiati dal sisma”, afferma Massimo Ubaldi, Presidente di ANCE Ascoli Piceno.

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