Ricostruzione post sisma, l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno informa che, su richiesta e sollecito dei sindaci dei territori colpiti dal sisma, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha prorogato tassativamente al 30 novembre 2020 il termine ultimo per presentare le domande di richiesta di contributo per gli interventi di riparazione e rafforzamento locali degli edifici che hanno subito danni lievi a causa degli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, precedentemente fissata al 20 settembre.
Il termine vale per gli interventi di immediata esecuzione sugli immobili che non presentano ulteriori vincoli alla presentazione dei progetti.
Ricostruzione: come presentare domanda per danni lievi
La domanda di ricostruzione si presenta attraverso la piattaforma MUDE. E’ possibile compilarla solo in parte, purché vengano obbligatoriamente indicati i dati identificativi catastali e ubicazione dell’immobile oggetto dell’intervento, l’anagrafica del soggetto richiedente il contributo e del professionista incaricato del coordinamento e della progettazione architettonica, i dati generali, il quadro economico e l’istituto di credito selezionato; deve essere, poi, inserita almeno una unità immobiliare con proprietario l’intestatario, digitato il codice EP del professionista incaricato, dichiarato il titolo di legittimazione, specificare “APPLICA? NO” in tutte le asseverazioni della sezione E1 – F.
Una volta compilata la domanda semplificata, bisogna completare la progettazione ed inviarla tramite una nuova domanda di ricostruzione in variante dentro il
medesimo fascicolo informatico entro e non oltre il 31 gennaio 2021.
Ricostruzione, le ultime ordinanze
Oltre alla proroga dei termini della presentazione delle richieste di contributo, sono entrate in vigore dal 17 settembre tre nuove Ordinanze del Commissario alla Ricostruzione: la 105 sulla ricostruzione delle chiese, la 106 per la riorganizzazione della struttura commissariale e la 107, che innova gli strumenti di urbanistica dei comuni colpiti dal sisma e attribuisce ai professionisti la facoltà di accedere alla procedura veloce di concessione del contributo introdotta dall’Ordinanza 100.
I Comuni maggiormente colpiti, quindi, potranno eventualmente decidere una ricostruzione pubblica, anche avvalendosi dei poteri straordinari concessi al Commissario, realizzando un piano generale attuabile per lotti. In questo ambito, l’Ordinanza suggerisce il ricorso ai concorsi di progettazione per valorizzare il patrimonio immobiliare e prevede l’istituto dell’Udienza Pubblica per consentire la partecipazione dei cittadini alle grandi scelte di pianificazione.
L’Ordinanza 105 sulla ricostruzione delle chiese, attuando una norma contenuta nel Decreto 76 di luglio, disciplina ex novo l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata, ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici. La nuova disciplina riguarda il recupero di oltre 700 chiese già individuate e finanziate dalle Ordinanze del Commissario.
“Si tratta di un complesso di norme destinate ad incidere in modo significativo sul processo di ricostruzione. A tali ordinanze ne seguiranno altre due in corso di elaborazione: la prima riguarderà la revisione della programmazione delle opere pubbliche, con la seconda si provvederà a disciplinare alcune delle problematiche più complesse che ancora ostacolano l’avvio di importanti interventi di ricostruzione privata. Con essa, si chiuderà la stagione delle ordinanze parziali e si avvierà la definizione partecipata del testo unico della ricostruzione privata”, commenta il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini.