Confartigianato: l’Agenzia delle Entrate ha indicato la misura percentuale di fruizione del credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale per le imprese.
La misura fiscale è stata prevista dal Decreto Rilancio nell’ambito delle previsioni volte a sostenere la ripresa delle attività produttive a seguito della pandemia Covid 19.
Confartigianato: credito di imposta a percentuali ridotte
Il credito di imposta previsto originariamente era determinato in misura pari al 60% delle spese ammissibili sostenute nell’anno solare 2020, entro il limite di credito di 60 mila euro per beneficiario. Confartigianato sottolinea che, però, estremamente ridotta è risultata però la percentuale di fruizione del credito d’imposta riconosciuta dal provvedimento nella misura del 15,6423%, percentuale ottenuta dal rapporto tra il limite massimo di spesa, fissato dal Decreto Rilancio in 200 milioni di euro, e gli importi complessivamente richiesti dai contribuenti.
Le imprese, che possono consultare il credito effettivamente spettante accedendo al proprio cassetto fiscale dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, potranno utilizzarlo in compensazione a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del suddetto provvedimento, cioè dal 12 settembre 2020.
Confartigianato, le dichiarazioni del Presidente
“L’Associazione non può che constatare come tale esito rappresenti per le imprese un’ulteriore inefficienza, espressione di come le azioni agevolative messe in atto non tengano effettivamente conto delle reali esigenze e non contribuiscano al rilancio dei comparti produttivi. Considerati i numerosi investimenti effettuati dalle imprese in dpi e in interventi di sanificazione, resi necessari dalla situazione emergenziale in corso, sarebbe stato opportuno un congruo stanziamento di risorse per garantire ai beneficiari un pieno rimborso fiscale nella misura originariamente determinata, anziché tradursi, attraverso la ripartizione avvenuta, in un accontentare tutti con percentuali risibili. Peraltro, non è la prima volta che le imprese si trovano a fare i conti con meccanismi di attribuzioni di contributi che si rivelano inefficaci ed incongrui rispetto alle loro esigenze, cosa ancor più grave in un contesto economico e sociale come quello attuale. Auspichiamo vivamente un ripensamento delle procedure che regolano tali misure agevolative di cui le imprese possano effettivamente beneficiare”, ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli-Fermo Leonori.