L’app Immuni che serve per tracciare i contatti da coronavirus in Italia dopo tre mesi dalla sua sperimentazione, è stata scaricata da 5,6 milioni, quindi il 14% degli italiani. Un dato piuttosto basso, secondo il Governo ma che contribuisce comunque sia a salvare delle vite.
Ma quanto è stata scaricata in ogni regione? Andando a vedere tutti gli utenti, la regione che ha al momento più utenti registrati è il Trentino Alto Adige con il 15 % seguito da un 13% da parte dell’Emilia Romagna.
App Immuni, quanti sono gli utenti che l’hanno scaricata
L’applicazione scaricabile da tutti gli smartphone, Immuni, che serve per tracciare i contatti in caso di contagio da coronavirus è stata sperimentata ormai da qualche mese. Risale infatti all’8 Giugno scorso la prima sperimentazione in quattro regioni, Liguria, Marche, Puglia e Abruzzo per poi essere scaricabile da tutte le altre regioni rimanenti.
In tre mesi dal suo utilizzo, secondo il Ministero della Salute, è stata scaricata da 5,6 milioni di persone circa il 14% degli italiani. Se ci pensiamo, un dato piuttosto basso ma che permette comunque di tracciare tutte le persone con cui siamo stati in contatto. I numeri più alti si sono registrati nei primi giorni, quando per tanti era considerata una vera e propria novità per poi andati a scemare. Addirittura, qualche giorno fa, il Viceministro della Salute, Sileri ha parlato di “un vero e proprio flop”. Proprio per questo, ultimamente sono state rafforzate di nuovo le campagne di sensibilizzazione.
Nonostante i dati non molto soddisfacenti, l’app ha comunque sia consentito di tracciare circa 2000 persone, ricevendo delle notifiche sul proprio telefono in quanto erano state in contatto con persone positive al coronavirus.
Andando più nello specifico, leggendo i dati aggiornati al 31 Agosto,Immuni è stata scaricata un pò ovunque.
La regione che conta il più alto numeri di utenti che ha installato l’app sul proprio smartphone è il Trentino Alto Adige con il 15, 1% seguito dall’Emilia Romagna con il 13% mentre pari percentuale del 12,4 % la Liguria e la Toscana mentre le Marche il 12,3 %.
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