Ascoli Piceno, in questo fine settimana da Nord a Sud – da Milano a Bari, da Roma a Napoli, da Firenze ad Ascoli – si terranno delle manifestazioni per dire no al ddl Zan sull’omotransfobia, ora in discussione in Parlamento.
“È un no all’istituzione di un nuovo reato, quello di omotransfobia, appunto, che non viene definito dal legislatore, lasciando così enormi spazi a interpretazioni e derive liberticide che colpiranno tutti coloro che si esprimeranno pubblicamente in modo non allineato al mainstream”, scrivono in un comunicato i fautori della manifestazione.
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Ascoli Piceno, le motivazioni della manifestazione
“In caso di approvazione del testo, sarà possibile per chi gestisce una palestra vietare, ad un uomo che si si sente donna, l’ingresso nello spogliatoio delle donne? Sarà possibile per un genitore chiedere che il figlio non partecipi ad attività scolastiche inerenti temi sensibili sulla sessualità se sono realtà che gravitano nel mondo cosiddetto Lgbt? Sarà ancora possibile per un sacerdote insegnare la visione
cristiana del matrimonio? Sarà possibile dire pubblicamente che la pratica dell’utero in affitto è un abominio o dirsi contrari alla legge sulle unioni civili? Per tutte queste domande il ddl sull’omofobia ha una sola risposta, NO”, sono le motivazioni che inducono alla manifestazione: “Ecco perché scendiamo in piazza. Per la libertà di espressione, per la libertà di educazione, per la libertà di stampa, per la libertà di associazione, per la libertà religiosa”.
La manifestazione ad Ascoli avrà luogo a Piazza del Popolo il 25 luglio alle 19, “in silenzio, a distanza di due metri l’uno dall’altro, chi leggendo un libro e chi con un bavaglio sulla bocca, a simboleggiare la portata liberticida di questo progetto e la volontà di zittirci. Non risponderemo ad alcuna provocazione poiché siamo in piazza per la libertà di tutti, anche di chi ci contesta e non comprende la portata liberticida di questo testo”
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.restiamoliberi.it.
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