Eventi Ascoli, dal 14 al 16 luglio ad Ascoli parte il progetto Ricostruire il Piceno, riabitare l’Appenino, una manifestazione di carattere nazionale per fare il punto sullo stato dell’arte del processo di ricostruzione nelle Marche.
Primo momento di riflessione del progetto Officina Italia, di Carsa in collaborazione con la Fondazione Symbola, Federparchi – Europark Italia, Ance, CGIL, CISL, Uil, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che inizia il suo percorso di conoscenza e di formazione proprio in terra marchigiana.
Eventi Ascoli, il programma della manifestazione
Una manifestazione, quella di Ascoli Piceno, che viste le disposizioni per gli eventi pubblici si svolgerà con una formula nuova e innovativa: in presenza e attraverso collegamenti in video attraverso la costruzione di un vero e proprio palinsesto che prevede sette incontri/dibattiti tra il 14 e il 16 luglio prossimi. Tanti gli argomenti che si affronteranno quasi tutti concentrati sul processo di ricostruzione in atto nel Piceno e nelle Marche, che avranno come protagonisti i principali attori del territorio e il Commissario straordinario per la ricostruzione nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
L’iniziativa di Ascoli Piceno nasce dalla volontà del sindaco della città, Marco Fioravanti, di accelerare il processo di ricostruzione e contribuire a creare una rete in cui tutti i soggetti interessati possano riconoscersi e nella quale avanzare proposte, esprimere dubbi in un rapporto dialettico che avrà il suo culmine nell’incontro del 16 luglio, Le Marche e la sfida della ricostruzione.
Ricostruire il Piceno, riabitare l’Appennino: le tematiche
Tanti i temi che si affronteranno nella manifestazione di Ascoli Piceno, dall’Ecobonus e Sismabonus alle richieste del territorio attraverso la voce dei sindaci, ci sarà spazio per gli ordini professionali, per le aziende partecipate, per la Camera di Commercio delle Marche, per Confindustria, per Ance Ascoli Piceno, per gli amministratori di condominio, per le università.
Uno dei temi di cui più si sta dibattendo a livello nazionale è la questione legata all’abitare, al ruolo che possono giocare nei nuovi scenari economico sociali che si vanno delineando anche dopo la pandemia di Covid-19, i comuni dell’Appennino, questioni annose che hanno origine ben prima degli ultimi eventi sismici e che anzi da questi sono stati accentuati. Per questa ragione uno dei focus di approfondimento sarà dedicato alla crisi climatica e a come città e territori si attrezzano per affrontare questa sfida che non riguarda solo le Marche o l’Italia, ma l’intero pianeta. Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola: “L’Appennino, come molte altre aree montane rimaste ai margini della modernità, oggi ha un nuovo appuntamento con la storia. Se la sfida della nostra contemporaneità è la sostenibilità; se mutano gli orientamenti etici e culturali; se cambiano i nostri stili di vita a favore di una maggiore sobrietà, condivisione e responsabilità; se cresce la domanda di biologicità, di salubrità, di autenticità e di originalità; se l’universo digitale nel quale sempre più siamo immersi restituisce prossimità, accessibilità e agibilità relazionale, produttiva ed economica a territori che la modernità ha reso remoti e marginali, allora l’Appennino ha tutte le risorse, le precondizioni favorevoli, per rispondere a questa domanda di cambiamento, per interpretarla e rappresentarla. Abbiamo la tragica opportunità, e la conseguente responsabilità, di fare un salto di contemporaneità, o meglio nella contemporaneità. L’urto provocato dalla serie di eventi sismici che ha squassato l’Appennino centrale ha condensato e accelerato dinamiche, che da qui a quindici/venti anni, sarebbero comunque venute a maturazione lungo un piano inclinato di progressivo indebolimento demografico, sociale ed economico. Si comprende meglio allora la necessità e l’urgenza di quel progetto strategico nazionale per l’Appennino che abbia nell’area centrale colpita dal sisma del 2016 il suo laboratorio territoriale di valore euromediterraneo. Un progetto di rigenerazione territoriale, prima ancora che di ricostruzione, nel segno di condizioni di sicurezza delle abitazioni civili, delle infrastrutture, degli edifici pubblici e del patrimonio storico e artistico. Il più grande cantiere in Europa – sostenuto da uno dei più ingenti investimenti pubblici nella storia della Repubblica italiana – dove sperimentare innovazioni sociali, tecnologiche ed estetiche”.
Come partecipare
Ascoli Piceno dunque è la prima tappa di un percorso che attraverserà tutta l’Italia e che troverà nel Forum mondiale dell’Abitare previsto per il 2023 un primo e grande momento di verifica del percorso intrapreso.
Tantissimi i protagonisti attesi ad Ascoli Piceno per il 14, 15 e 16 di luglio nella Pinacoteca civica e presso la sede dell’Ance e in collegamento video. Tutti i convegni della manifestazione sono accreditati presso gli ordini professionali degli ingegneri, architetti, geometri e geometri laureati.
Il programma completo e le tappe di avvicinamento alla manifestazione è possibile consultarle sui canali social di Officina Italia, facebook e youTube, e sul sito internet, www.officinaitalia.org.