Fondazione Carisap, l’Organo di indirizzo della Fondazione, riunitosi venerdì 26 giugno, ha approvato il Bilancio 2019 predisposto dal Consiglio di amministrazione e pubblicato su fondazionecarisap.it.
Oltre ad approvare il bilancio l’Organo di indirizzo ha nominato tre nuovi membri nelle persone di Francesco Albertini, Cristiano D’Auria e Fabio Paci in sostituzione di Susi Santarelli, Longino Carducci e Benedetta Trevisani che hanno terminato il loro mandato e non potevano più ricandidarsi ai sensi di statuto.
I dati di maggior rilievo sono quelli relativi ai Proventi che sono stati di complessivi 21.628.736 euro e all’Avanzo di esercizio, che registra un
saldo positivo di oltre 14 milioni. Si tratta del miglior risultato di sempre per la Fondazione: “Se il 2018 sarà ricordato come un anno particolarmente difficile: il 2019 ha conosciuto una salita sincronizzata da parte di tutte le asset class e, contemporaneamente, una discesa dei tassi d’interesse. Questo, unitamente al buon esito delle scelte finanziarie operate, ha consentito di resistere alla tempesta, e di raggiungere una performance di gestione eccellente. Tuttavia, gli scenari – alla luce dei drammatici eventi che stiamo vivendo a livello mondiale, sono più che mai liquidi e le previsioni economiche per il 2020 sono infauste. Gli Organi della Fondazione sono costantemente alla ricerca di soluzioni capaci da un lato di mettere in sicurezza il patrimonio, e dall’altro di garantire alla comunità, per la quale unicamente la Fondazione produce reddito, un sostegno ancora più importante sia sotto il profilo della risposta all’emergenza, sia in termini di strategia e organizzazione per lo sviluppo”, spiega il Presidente della Fondazione Angelo Davide Galeati.
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Fondazione Carisap, il bilancio 2019
Invariate, rispetto al 2018, le erogazioni deliberate dalla Fondazione, che ammontano a poco più di 5 milioni di euro, mentre torna a crescere il patrimonio: 4,2 milioni in più rispetto al 2018, per un ammontare, al 31 dicembre 2019, di 274.656.650 euro. La voce imposte, infine, risulta pari a 3.179.584 euro.
“Sul fronte sociale la Fondazione, nel triennio chiuso dall’esercizio rendicontato, ha generato oltre 400 progetti sul nostro territorio. Un dato che fa riflettere sulla resilienza, sull’operatività e sulla inesauribile creatività del nostro Terzo settore, una risorsa irrinunciabile per la società”, continua Galeati.
Tra gli interventi straordinari di maggior rilievo, il bilancio rende il conto del Masterplan terremoto, il piano operativo di rilancio delle comunità colpite dal sisma del 2016, per la realizzazione del quale la Fondazione ha reso disponibili 6 milioni di euro, e che vede ancora in fase di svolgimento progettualità importanti per il rilancio del turismo e dell’enogastronomia, il recupero architettonico e delle opere d’arte, il potenziamento nell’area montana delle strutture di accoglienza e di aggregazione, dei servizi sanitari e dell’offerta formativa, per evitare lo spopolamento e ad attirare nuove professionalità. E poi la famiglia e i giovani, la scuola, la formazione e il lavoro, tema questo che ha rappresentato il cardine del Piano pluriennale 2017 – 2019 e che è stato posto al centro del nuovo piano strategico in vigore fino al 2022″.
Fondazione Carisap, i progetti di rete con le fondazioni italiane
Oltre al Fondo nazionale per le iniziative comuni delle Fondazioni, al Fondo di contrasto della povertà educativa minorile, e alle diverse azioni di sistema (Funder35, Fondazione con il Sud), la Fondazione ha messo in campo nuove iniziative condivise da e con altre Fondazioni di origine bancaria. “Con le altre Fondazioni marchigiane ed italiane stiamo intensificando la cooperazione per massimizzare l’impatto sulle comunità di riferimento. Nel corso del 2019, ad esempio, abbiamo costituito uno strumento innovativo insieme ad alcune Fondazioni marchigiane, alla Direzione Impact di Intesa Sanpaolo SpA e al Centro Servizi per il Volontariato delle Marche: il fondo di garanzia, volto ad agevolare il rilascio della garanzia fideiussoria in favore delle organizzazioni di Terzo settore che accedono a finanziamenti pubblici e privati”. È in questa ottica di rete che recentemente Acri e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto anche una convenzione per il sostegno agli enti del Terzo settore per l’emergenza Covid-19”, ha continuato Galeati, di fresca nomina nel Comitato esecutivo dell’Acri.
Il nuovo piano pluriennale
Ad ottobre 2019 l’Organo di indirizzo ha approvato il nuovo Piano pluriennale: “Abbiamo avviato un nuovo percorso con un rinnovato cambio di passo, segnato dalla pubblicazione del Piano pluriennale per il triennio 2020-2022, ad esito di una procedura di ascolto della comunità che ha visto un convincente coinvolgimento di persone, associazioni, enti pubblici, e anche di imprenditori. Segno, questo, che i tempi sono maturi per un nuovo corso di rilancio del territorio, andando oltre la dicotomia profit – non profit e ponendo al centro il tema
dello sviluppo responsabile e capace di prendersi cura dell’altro, ed in particolare di chi ha più bisogno. L’emergenza che abbiamo vissuto e che incombe sul mondo, impone la necessità di spingere sull’acceleratore dell’innovazione. Il nuovo Piano è stato pensato per costruire interventi stabili e duraturi, in grado di generare occupazione e migliorare il contesto economico sociale; sarà una grande sfida e per realizzarla c’è estremo bisogno del lavoro di tutti gli attori politici, sociali, economici, culturali che vivono, amano ed animano la nostra comunità”, dichiara Galeati.
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