Scuola Marche, dopo diversi giorni di lavoro, le Marche sono giunta ad un’intesa col Governo sulle linee guida e il Piano scuola 2020- 2021, che ha accolto tutte le pregiudiziali poste dalle Regioni. Anche nelle Marche, dunque, le lezioni riprenderanno il 14 settembre ed è stato stabilito un primo cronoprogramma per monitorare e risolvere tutte le criticità in vista del rientro in aula.
“Ora è stato garantito un rientro in aula sicuro, sia sotto il profilo della sicurezza sanitaria, che dell’efficacia didattica. È una conquista politica che rivendichiamo con orgoglio, in quanto mette la scuola al centro del dibattito politico, con dignità, senza atteggiamenti residuali rispetto agli altri settori coinvolti nella ripartenza del Paese”, ha commentato Loretta Bravi, assessore all’Istruzione.
Il compito della Conferenza Stato-Regioni è integrare l’azione dell’amministrazione scolastica con quelle della Regione, degli enti locali e delle parti sociali nel rispetto delle competenze di ciascuno, monitorando gli aspetti logistici e organizzativi delle istituzioni scolastiche marchigiane, rilevando per ciascuna le eventuali situazioni di criticità.
Scuola Marche, la prima riunione per stabilire il cronoprogramma
Si è riunito per la prima volta il tavolo regionale per l’avvio del prossimo anno scolastico stabilendo un cronoprogramma per rendere operativa l’integrazione dell’azione dell’amministrazione scolastica con quelle della Regione, degli enti locali e delle parti sociali in vista del rientro in classe previsto per il 14 settembre.
Dopo aver ascoltato le istanze portate da tutti i soggetti, si è deciso di aggiornare i lavori al 9 luglio stabilendo due passaggi essenziali per la messa a punto di una strategia comune per identificare e risolvere le eventuali situazioni di criticità in relazione alle indicazioni contenute nelle linee guida del Ministero dell’Istruzione. Il 3 luglio è prevista, infatti, una conferenza di servizio dell’Ufficio scolastico regionale con tutti i dirigenti delle scuole marchigiane per illustrare i contenuti del decreto ministeriale sul riavvio in sicurezza delle attività scolastiche in presenza.
Fra il 3 e il 9 luglio si svolgeranno delle conferenze di servizio a livello provinciale e comunale organizzate su iniziativa dell’ente locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, allo scopo di analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento. L’obiettivo è quello di comprendere se le singole scuole sono in grado di accogliere gli studenti rispettando le previste prescrizioni e identificare le possibili risposte per adottare per ciascuna le misure necessarie ad assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico.
La riunione del 9 luglio servirà ad accogliere tutte le proposte di soluzione scaturite dai singoli territori, compresa l’eventuale richiesta da parte delle scuole di differenziare gli orari di entrata e uscita delle classi, demandando poi le risoluzioni operative al tavolo istituzionale composto dal direttore generale dell’USR Marche, dagli assessori regionali all’istruzione, alla sanità e ai trasporti e dai rappresentanti di UPI, ANCI e Protezione civile fermo restando il raffronto con tutte le restanti componenti.
L’intesa tra Stato e Regione
Al tavolo, coordinato dal direttore generale dell’USR Marche, Marco Ugo Filisetti, hanno partecipato gli assessori regionali all’Istruzione e ai Trasporti, Loretta Bravi e Angelo Sciapichetti, i rappresentanti di UPI e ANCI Marche, il referente regionale della Protezione civile, i rappresentanti delle associazioni dei genitori, delle associazioni studentesche, delle associazioni per le persone con disabilità, delle scuole paritarie, delle organizzazioni sindacali del comparto scuola (personale e dirigenti) e degli enti del Terzo settore.
La Bravi ricorda quali sono i punti imprescindibili posti al Governo: in primo luogo risorse adeguate, che il ministro Lucia Azzolina ha assicurato con un miliardo aggiuntivo, il ripristino dell’organico (duramente tagliato per le Marche) e il potenziamento dell’organico di emergenza, la riconferma delle dirigenze senza riduzioni, l’istituzione di un tavolo tecnico separato Tpl per il trasporto locale e, soprattutto, chiarezza sulle responsabilità nelle governance territoriali. L’intesa prevede anche la reintroduzione del fabbisogno 0-6, oltre a provvedimenti per l’istruzione e la formazione professionale.
“L’originario documento delle linee guida è stato, dunque, totalmente modificato grazie al lavoro svolto dalla Regioni, in particolar modo dalla IX Commissione Istruzione della Conferenza. La ministra ha ribadito che, in questa difficoltà del Covid, vanno colte le opportunità sulle quali far leva per il mondo scolastico. Ha ribadito che ogni Regione conosce i propri bisogni e che verrà nei tavoli regionali per acquisire conoscenza specifica. Confido in questa apertura. La Regione lavorerà su tavoli regionali, con l’Ufficio scolastico di competenza, per calare risorse e organici là dove abbiamo evidenziato le maggiori criticità. Questi giorni durissimi ci confermano quanto giusta sia la lotta svolta per potenziare la scuola marchigiana”, ha concluso Bravi.