I sindaci dei quattro comuni erogatori di acqua (Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco e Montefortino) hanno tenuto un incontro con i vertici del Ciip SpA per discutere delle problematiche legate all’emergenza Coronavirus, che si sommano alle difficoltà scaturite dal sisma, eventi che hanno messo a dura prova il tessuto sociale ed economico dell’entroterra.
L’incontro, tenutosi nella sede del Consorzio, è stato l’occasione per ribadire la necessità, fortemente sentita dagli amministratori dei comuni erogatori di acqua, di trovare una soluzione nell’immediato volta a garantire la sostenibilità finanziaria di aziende, attività private e cittadini danneggiati non solo dal terremoto del 2016 , ma anche dal Coronavirus.
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Incontro con Ciip, le parole del sindaco di Montemonaco
“All’arrivo delle bollette pervenute ai cittadini di Montemonaco (due di seguito ed in acconto) ho chiesto prima alla CIIP poi all’AATO di estendere l’esenzione del pagamento delle stesse per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus”, spiega il sindaco di Montemonaco Francesca Grilli, proseguendo: “Sospensione che, a seguito del sisma, in realtà era già stata chiesta fino al 2022 dai quattro Comuni erogatori di acqua (Montemonaco, Montegallo, Montefortino e Arquata) tramite mozione presentata durante l’Assemblea dei Sindaci tenutasi a gennaio 2019. Ho cercato di ritornare sull’argomento e ho ottenuto un incontro con i vertici della CIIP e i sindaci degli altri tre Comuni, durante il quale sono state evidenziate le motivazioni e le perplessità per le quali non si è potuto estendere il beneficio, a tutti i cittadini dei quattro Comuni terremotati, ma solo ai possessori di Isee non superiore ai 20 mila euro“.
“Ho chiarito – e spero di non tornarci più- che nella seduta del Comitato ristretto dei Sindaci, l’unica a cui io ho partecipato, tenutasi a settembre 2019, non si è né deliberato né votato contro la mozione presentata in precedenza, in quanto, a differenza di ciò che viene raccontato da chi non si rassegna alla sconfitta, una delle finalità del Comitato ristretto dei Sindaci è quella di redigere un parere non vincolante per i soci sulle proposte di deliberazione di Assemblea dei Sindaci. Il Comitato ristretto, dunque, in quell’occasione in cui io ero presente accanto al sindaco di Arquata, ha preso atto di una situazione già in essere e nonostante la nostra contrarietà non si è potuto fare nulla se non ribadire l’impossibilità di censire i residenti effettivi”.