Nei giorni scorsi stato ufficializzato il nome di uno dei candidati per le elezioni regionali Marche 2020: il nome scelto per il centrodestra è Francesco Acquaroli.
In una nota congiunta, i tre leader Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi hanno comunicato i nomi dei candidati ritenuti più adatti “per individuare la squadra migliore per vincere le elezioni nelle Regioni che andranno al voto a Settembre e, soprattutto, portare il buongoverno in quelle che oggi sono male amministrate dalla sinistra” hanno scritto sui loro profili.
Le prime parole di Acquaroli, “oltre ad essere un orgoglio, questa candidatura rappresenta una grandissima responsabilità per dare alla nostra regione una nuova opportunità. Io ce la metterò tutta, ma l’aiuto, il sostegno e la forza di ognuno di voi saranno determinanti per scrivere questa nuova straordinaria pagina e per restituire una speranza vera alle Marche” .
Candidatura appoggiata anche dal partito democratico cristiano, Il Nuovo Cdu ( Cristiani Democratici Uniti). In merito si è espresso così il Segretario Regionale del partito, Augusto Ciampechini “con Acquaroli le Marche potranno tornare a brillare, senza partitocrazia ne laboratori politici che mirano al potere”.
Elezioni Regionali Marche 2020, Acquaroli per il centrodestra
Le elezioni regionali 2020, si terranno in autunno dopo il loro rinvio a causa dell’emergenza covid-19 ma e in questi giorni sono stati ufficializzati i nomi di centro destra e di centro sinistra per la nomina a Presidente della Regione.
Per il centro destra i tre leader, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi hanno trovato un accordo “per la squadra migliore per vincere e ben governare le Regioni che andranno al voto” e per la Regione Marche il nome è ricaduto su Francesco Acquaroli, ex consigliere Regionale, ex Sindaco di Potenza Picena e deputato di Fratelli d’Italia.
L’ufficializzazione del nome è arrivata nei giorni scorsi e Acquaroli si è espresso con parole di stima e gratitudine, “ringrazio i leader Matteo Salvini e Silvio Berlusconi per il sostegno e la fiducia alla mia candidatura a governatore. Un ringraziamento particolare va al Presidente Giorgia Meloni che fin da subito aveva indicato il mio nome sul tavolo nazionale. Oltre ad essere un orgoglio, questa candidatura rappresenta una grandissima responsabilità per dare alla nostra regione una nuova opportunità. Io ce la metterò tutta, ma l’aiuto, il sostegno e la forza di ognuno di voi saranno determinanti per scrivere questa nuova straordinaria pagina e per restituire una speranza vera alle Marche”.
Anche il Segretario Regionale de Il Nuovo Cdu, Augusto Ciampechini ha manifestato il suo appoggio verso il candidato del centro destra,” Il Pd è dilaniato da guerre intestine che mirano esclusivamente alla leadership, un partito pieno di quadri dirigenti e svuotato da iscritti e partecipanti. Con Acquaroli invece, le nostre bellissime Marche potranno tornare a brillare, senza partitocrazia, senza laboratori politici che mirano al potere, senza progetti sociali che si trasformano in business, senza commissari che nascondono le macerie anzichè ricostruire. Acquaroli è un uomo mai di destra ma sempre di centro” .
Le reazioni alla candidatura di Francesco Acquaroli
Un governatore preparato, pragmatico e capace; così lo ha definito Piero Celani, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Regione Marche.
“Già dallo scorso Dicembre ero convinto che fosse la scelta giusta, la migliore per ricostruire il nostro entroterra martoriato dal sisma, per rilanciare la crescita economica,per iniziare un percorso nella sanità che metta al centro le competenze e le professionalità e non le becere logiche di partito, per garantire ai marchigiani un futuro senza l’assurdo isolamento infrastrutturale causato dai 20 anni di malgoverno PD. Per questi e per altri mille motivi, è ora di cambiare affidandosi ad una persona che conosce bene il territorio, i suoi problemi e le dinamiche amministrative ad esso connesse. E il Piceno, sono sicuro, sarà al centro delle nuove Marche che cambiano”.
Infine, anche il Sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti ha espresso parole di stima nei confronti del candidato, “si tratta della miglior scelta che potesse essere compiuta nei confronti dei cittadini marchigiani. Francesco Acquaroli, prima ancora che un amico, è una persona umile e competente, moderata nei comportamenti e concreta nelle azioni da mettere in campo. Una figura che saprà fungere da raccordo tra le forze politiche di centrodestra e il mondo civico, un uomo capace di guidare il cambiamento e il rilancio nelle Marche. Con Francesco Acquaroli, il centrodestra unito può davvero costruire un nuovo progetto per le Marche: un progetto che darà finalmente risposte concrete alle tante esigenze manifestate dai cittadini della nostra regione in materia di sanità, agricoltura, turismo e infrastrutture. Dalle aree interne alle zone costiere, Francesco Acquaroli sarà in grado di raccogliere le richieste e le necessità della popolazione marchigiana. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno mostrato ancora una volta un grande spirito di coesione, individuando un candidato che, grazie ai suoi trascorsi da sindaco e consigliere regionale,potrà davvero essere artefice del rilancio di un territorio e di una comunità che per troppo tempo sono stati abbandonati. Con Francesco Acquaroli è arrivato il momento di cambiare la Regione Marche”.
Le dichiarazioni di Mangialardi, candidato del centro sinistra
Alla notizia della candidatura di Francesco Acquaroli non potevano mancare le dichiarazioni da parte del candidato del centro sinistra, Maurizio Mangialardi.
“Prendiamo atto che finalmente i palazzi romani del centrodestra hanno scelto il nome da calare nelle Marche in vista delle prossime elezioni regionali. Auspico che, a differenza da quanto avvenuto in altre realtà, specie nelle recenti elezioni in Emilia Romagna, questa imposizione romana non distolga il confronto politico dai temi e dalle proposte che interessano il futuro delle Marche. La nostra comunità non ha certo bisogno di quel genere di iniziative a cui la destra ci ha tristemente abituato, volte solamente a creare inutili e artificiose tensioni sociali. La serietà, la laboriosità e la capacità di sentirsi comunità dei marchigiani hanno bisogno di proposte e programmi concreti come il nostro”.
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