Articolo
Testo articolo principale

Pippo Baudo, famoso ed amato presentatore televisivo, ha rilasciato un’interessante intervista al quotidiano “Corriere della Sera”, nella quale ha parlato della Televisione di oggi e di quella del passato. Il “Pippo nazionale” ha anche espresso la sua opinione sui palinsesti estivi della Rai e delle altre emittenti televisive.

Secondo Baudo, la Rai non può fermarsi e cedere il passo alle repliche; anche in un periodo di emergenza non previsto, come quello dovuto alla pandemia di Coronavirus, il Servizio Pubblico deve avere la forza di provare nuove produzioni

Pippo Baudo e i palinsesti estivi: troppe repliche in televisione, i telespettatori vanno rispettati

Pippo Baudo ha spiegato di avere la sensazione che il mondo della Tv interessi poco ai giovani; è per questo che non ci sono personaggi emergenti: non vede all’orizzonte nuovi volti interessanti, che possano diventare colleghi dei conduttori televisivi attuali, i quali ogni giorno entrano nelle case di milioni di italiani (come Flavio Insinna, Amadeus e Carlo Conti). Nell’intervista al “Corriere”, lo storico conduttore del Festival di Sanremo (ha presentato ben tredici edizioni) ha ricordato il suo più grande rimpianto, a cui ancora oggi ripensa: aver bocciato Rosario Fiorello ai provini, per il suo monologo troppo lungo.

Il celebre conduttore Rai, inoltre, ha fatto riferimento ai nuovi conduttori e ad Alessandro Cattelan (che fa parte dell’emittente Sky): “Lui è un oggetto misterioso per me. È un ragazzo colto, che parla benissimo inglese, però gli manca qualcosa. Forse dovrebbe avere il coraggio di fare il salto in Rai”.

Pippo Baudo è fra le voci più autorevoli in Italia, quando si parla della Televisione di qualità: a lui tutto è concesso, anche se si tratta di effettuare critiche e stroncature. Dopo 60 anni di carriera televisiva, è decisamente un suo diritto, quello di esprimere pareri sullo stato del panorama televisivo italiano.

In questi giorni Baudo, che il 7 giugno ha compiuto 84 anni (ed è stato festeggiato dal programma “Buon compleanno Pippo” in prima serata su Rai1, anche se in replica) si è divertito a fare il direttore di rete, organizzando il palinsesto giornaliero di Rai Storia. Tornando all’intervista sul “Corriere della Sera”, Pippo non ha perso l’occasione per esprimere un pizzico di dissenso, nei confronti della Rai, ma non solo. Una critica che, guardando la programmazione estiva della Rai, non sembra essere priva di motivazioni: i mesi di giugno, luglio e agosto, infatti, verranno scanditi dalle repliche delle serie più amate dal pubblico (da “Che Dio ci aiuti” a “Non dirlo al mio capo”, passando per “Nero a metà” e “Il giovane Montalbano”).

L’unica novità è rappresentata dallo show “Top 10” con Carlo Conti, andato in onda per la prima volta domenica 14 giugno (è stato il primo show Rai ad andare in onda, seguendo le regole del distanziamento fisico e sociale): un gioco con due squadre, che devono provare ad indovinare alcuni tipi di classifiche (musicali, televisive, relative alle abitudini degli italiani…). 

Nel rispondere alla domanda “La Tv di oggi come le sembra?”, Pippo Baudo ha contestato i palinsesti estivi senza pensarci troppo: “Anche se sono stati molto gentili a replicare due volte la mia festa di compleanno, la Televisione in questi giorni è inguardabile; è tutto già visto, solo repliche, troppe repliche. E il virus c’entra fino a un certo punto, la Tv estiva è sempre stata così, ed è una cosa che ho sempre rimproverato alla Rai. Mentre è giustificato che la Tv commerciale, da maggio, abbassi un po’ la quantità dell’offerta (visto che è gratis), la Rai non può farlo. I telespettatori vanno rispettati; pagano il canone per tutto l’anno, non solo per nove mesi.

TAG: , , , , , , ,