Marche, sono pronti alla riapertura i 13 centri ambulatoriali del Santo Stefano, chiusi dallo scorso mese di marzo, per motivi di sicurezza a causa dell’epidemia da Covid-19 e in ottemperanza alle disposizioni Ministeriali.
Il protocollo adottato per le ripresa delle attività prevede un doppio triage prima dell’accesso, uno telefonico e l’altro in presenza, misurazione della temperatura e massima protezione per tutti, personale ed utenti.
I territori interessati vanno da Ascoli a Pesaro, passando per San Benedetto, Civitanova, Macerata, Tolentino, San Severino, Camerino, Matelica, Fabriano, Filottrano, Jesi, e Porto Potenza Picena.
Centri Santo Stefano, le modalità della riapertura
La riapertura sarà necessariamente graduale e rispettosa di tutte le misure di sicurezza: al momento dell’accesso presso la struttura, che sarà possibile dopo l’effettuazione di un triage telefonico di idoneità, verrà misurata la temperatura e si ripeterà il triage in presenza, con la compilazione di un apposito questionario. Tutto il personale è stato adeguatamente formato all’uso degli idonei dispositivi di protezione individuale.
“Durante il periodo di chiusura abbiamo messo a punto attività in teleriabilitazione che hanno consentito a tutti i pazienti percorsi ed esercizi alternativi per poter continuare la terapia ed il proprio recupero. In riabilitazione, infatti, non si può rimanere fermi a lungo, si rischia di vanificare i recuperi e tutto il percorso terapeutico svolto fino a quel momento”, dice la Direzione Centri Ambulatoriali del Santo Stefano. “La novità è che ora le attività in teleriabilitazione sono diventate parte integrante del progetto riabilitativo individuale dei nostri pazienti e pertanto continueremo ad utilizzare, accanto alle nostre tradizionali tecniche e modalità terapeutiche, anche le innovazioni tecniche e tecnologiche sperimentate in periodo Covid. Tutto servirà per accrescere ulteriormente i servizi a disposizione della nostra utenza”, conclude la Direzione.