Archivio di Stato Ascoli, da lunedì 18 maggio ha ripreso il servizio di apertura al pubblico, con norme di contenimento dell’emergenza epidemiologica da seguire scrupolosamente.
L’archivio sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,00.
Al fine di assicurare sicurezza a studiosi, visitatori e personale, le consultazioni di documenti saranno rette da alcune regole: innanzitutto, è prevista la presenza massima di 4 utenti con ingresso contingentato, differenziato in entrata ed in uscita, muniti obbligatoriamente di mascherina chirurgica e guanti monouso e, secondo necessità matita, gomma, e quaderno appunti e PC personale.
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Archivio di Stato Ascoli, le nuove regole
Per accedere ai locali dell’archivio vige l’obbligo di prenotazione tramite e-mail (all’indirizzo as-ap@beniculturali.it) o telefonica (al numero 0736/264513) che sarà confermata dal personale preposto sulla base della disponibilità, La richiesta dovrà essere corredata dalle seguenti informazioni: dati anagrafici del richiedente, documento di identità in corso di validità, motivo della ricerca (storico o amministrativo), recapito telefonico.
Il personale addetto inviterà all’utilizzo di soluzione igienizzante a disposizione all’ingresso dell’istituito, procederà alla misurazione della temperatura corporea tramite termometro a distanza e alla sottoscrizione di autodichiarazione ai sensi della normativa vigente. Gli spostamenti all’interno dell’istituto dovranno essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle misure igieniche previste dalla normativa vigente e della cartellonistica informativa. Il personale addetto al rapporto con l’utenza rispetterà la distanza interpersonale di almeno un metro e maneggerà gli strumenti di corredo che non potranno essere dati in consultazione agli utenti.
Sarà possibile la consegna di un massimo di 2 unità archivistiche in consultazione da specificare al momento della prenotazione. E’ sospesa l’attività di fotoriproduzione di documenti, consentita solo con mezzi propri.
Per informazioni è anche possibile consultare il sito dell’archivio o la pagina Facebook.
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