Fase 2, i ristoranti italiani, tra mille difficoltà, si preparano alla riapertura, cercando di rendere comunque piacevole una pausa pranzo o una cena, tra distanziamento, controlli e misure restrittive, in attesa di un protocollo unico che disciplini le modalità di protezione del personale e della clientela.
Questo protocollo è arrivato ieri, elaborato da Istituto Superiore di Sanità ed Inail ed approvato dal Comitato Tecnico Scientifico.
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Ristoranti, le linee guida di Inail ed Iss per i clienti
Nel documento stilato da Inail ed Iss, reperibile sul sito dell’Inail, si porta particolare attenzione al fattore del distanziamento sociale poiché durante la consumazione dei pasti, ovviamente, il cliente non può indossare la mascherina, definendo l’intero settore della ristorazione un contesto “a rischio di aggregazione medio-alto”.
Il documento, fornendo una serie di linee guida da rimodulare a secondo delle singole situazioni, in primo luogo raccomanda il distanziamento dei tavoli e dei posti a sedere, definendo nella misura di 4 metri quadrati lo spazio minimo che deve essere a disposizione di ciascun cliente, fermi restando la possibilità di organizzarsi con barriere divisorie.
La prenotazione dovrà essere preferibilmente obbligatoria, anche come strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dal locale. Vanno eliminati modalità di servizio a buffet o similari.
Sarà opportuno, poi, utilizzare modalità di presentazione del menù alternative rispetto alle tradizionali (ad esempio menù scritti su lavagne, consultabili via app e siti, menù del giorno stampati su fogli monouso).
I clienti dovranno indossare la mascherina in attività propedeutiche o successive al pasto al tavolo (esempio pagamento cassa, spostamenti, utilizzo servizi igienici). I gestori dovranno privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e possibilità di barriere separatorie nella zona cassa, ove sia necessaria. Sarà necessario, infine, rendere disponibili prodotti igienizzanti per clienti e personale anche in più punti in sala e, in particolare, per l’accesso ai servizi igienici che dovranno essere igienizzati frequentemente. Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione, rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, acetiere, etc.).
Ristoranti, le misure per i lavoratori
Nel documento di Iss ed Inail vengono disciplinati anche i comportamenti dei lavoratori della ristorazione, dai camerieri ai cuochi.
In particolare, per il personale di cucina, in condivisione di spazi confinati, va indossata la mascherina chirurgica e dovranno essere utilizzati guanti in nitrile durante tutte le attività in cui ciò sia possibile. Anche per il personale addetto al servizio ai tavoli è necessario l’uso della mascherina chirurgica per tutto il turno di lavoro e anche qui, quando possibile, l’utilizzo dei guanti in nitrile, sempre da utilizzare durante le attività di igienizzazione al termine di ogni servizio al tavolo.
Va, poi, ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili dei locali di apposti dispenser con soluzione idroalcolica.
Per quanto concerne il personale eventualmente dedicato ad attività amministrative, in presenza di spazi comuni con impossibilità di mantenimento del distanziamento di un metro, è necessario indossare la mascherina chirurgica; allo stesso modo, il personale addetto alla cassa dovrà indossare la mascherina chirurgica prevedendo barriere di separazione, ad esempio in plexiglass.
L’areazione dei locali è di particolare importanza favorendo sempre ove possibile il ricambio di aria naturale tramite porte e finestre.
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