Fase 2 e musei, probabilmente alcuni musei, se riusciranno ad adeguarsi alle misure di sicurezza proposte dal Comitato Tecnico Scientifico, dal 18 maggio potranno aprire nuovamente le porte ai visitatori.
Il CTS ha, infatti, stilato dei rigidi protocolli che prevedono alcune norme generali e altre particolari, da applicare a seconda della conformazione del sito archeologico o museo visitato (una prima e netta distinzione è, infatti, tra luoghi aperti e chiusi, nello specifico tra sito all’aperto, sito in locali confinati, sito ibrido), concentrandosi anche sulla loro grandezza e sull’afflusso medio di turisti annuo. Saranno proprio i siti più frequentati, tra tutti il Colosseo, con circa 7 milioni di visitatori l’anno, a dover seguire regole più rigide.
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Musei, le regole per i visitatori
La visita ai musei non sarà più libera come era una volta: nell’ottica di regolare e gestire i flussi di persone in ingresso e in uscita, infatti, le visite saranno contingentate e regolate a fasce orarie, in modo da diluire i visitatori nell’arco della giornata in maniera omogenea. Anche gli ingressi ai punti di ristoro e di vendita di libri e/o souvenir e alle biglietterie saranno regolati e andrà rispettato il distanziamento sociale.
Cambieranno anche i percorsi: saranno “a senso unico” e regolati da segnaletica, in modo tale da meglio gestire i flussi e far mantenere le distanze; verranno proiettati, ad ogni modo, video esplicativi con tutte le norme e le accortezze da avere durante la visita. Tutti gli ambienti andranno igienizzati e sanificati a cadenza giornaliera, dai servizi igienici alle postazioni di lavoro, con particolare attenzioni alle aree comuni e di attesa e alle superfici più frequentemente utilizzate. Ovviamente, sia visitatori sia personale saranno tenuti ad indossare mascherine e saranno posizionati dispenser con gel igienizzante per le mani in diversi punti del percorso di visita.
Da ultimo, sarà limitato l’utilizzo della tecnologia touch-screen e delle audioguide (in tal caso, dovranno essere sanificate ad ogni utilizzo, per cui sarà meglio in questo momento sostituirle con materiale informativo cartaceo) e disincentivato il pagamento in contanti, incoraggiando l’acquisto dei biglietti online anche per evitare file.
Musei, le norme per il personale
Al fine di impedire la diffusione del contagio, anche il personale museale dovrà attenersi ad un rigido protocollo normativo.
Agli addetti museali dovrà essere garantita la fornitura di mascherine e la loro condizione di salute dovrà essere verificata una volta rientrati sul luogo di lavoro. Per chi potrà farlo, il CTS ritiene opportuno continuare ancora con modalità di lavoro agile e a distanza.
La riapertura degli spazi museali sarà comunque graduale, con precedenza ai siti all’aria aperta e a quei musei che negli ultimi anni non hanno registrato un afflusso considerevole di visitatori. Mentre le norme andranno rigidamente applicate ai siti ad alta concentrazione di pubblico (cioè quelli che superano i 100 mila visitatori all’anno), per strutture più piccole le norme potranno essere semplificabili, specie per i siti aperti solo su appuntamento.
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