Spettacolo e Coronavirus, gli operatori del settore culturale e dello spettacolo stanno iniziando a dare una risposta alla pandemia: musica, teatro, danza e altri contenuti in una piattaforma web, ideata da Vincenzo La Gioia, che consente al pubblico di godere di un’offerta culturale di qualità e ai professionisti di tornare a lavorare.
“Il mio lavoro si svolge da anni al fianco di una maggioranza di operatori dello spettacolo, che secondo le ultime stime conta oltre centomila addetti, priva dei grandi palcoscenici, delle dirette televisive e dei salotti mediatici. Artigiani della Cultura e che lavorano ogni giorno per una vita decorosa. L’emergenza Covid-19 li ha messi a dura prova. Con Virtual Stage offriamo a tutti loro una soluzione che potrebbe rivelarsi estremamente efficace per restituire un lavoro dignitosamente retribuito a chi vuole continuare a vivere di arte. Partiamo con musica, teatro e danza, ma l’obiettivo è arrivare anche ad altre forme dell’arte quali poesia, letteratura, pittura, scultura. E non solo con spettacoli, anche con seminari, lezioni e altri contenuti legati al mondo della cultura”, spiega Vincenzo La Gioia.
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Spettacolo e Coronavirus, cos’è Virtual Stage
Musica, teatro e danza hanno quindi un nuovo palcoscenico: si chiama Virtual Stage ed è la risposta degli operatori dello Spettacolo all’emergenza Covid-19. Una piattaforma online, già attiva con 20 proposte, che consente al pubblico di tornare a godere dell’offerta culturale e ai professionisti del settore di tornare a lavorare e a sostentarsi.
Il progetto, ideato e sviluppato dal manager musicale pugliese Vincenzo La Gioia, è cresciuto rapidamente durante la quarantena e ha riscontrato l’interesse di centinaia di operatori culturali rimasti orfani di un palco e di un lavoro. Sono nati così i primi concerti, opere teatrali e spettacoli di danza studiati e realizzati apposta per essere fruiti online.
Marco Rinalduzzi, Giovanna Famulari, Riccardo Arrighini, Nico Gori, Riccardo Fassi, Michela Lombardi, Maurizio Rolli, Gianluca Petrella, Francesco Cusa, Antonella Vitale, Giulio Gentile, Andrea Tofanelli, Alessandro Gwis, Cristiana Castelli, Massimo Coppola, Tupa Ruja, Enrico Olivanti, Eleonora Bianchini, Federica Zammarchi, Davide Alivernini, Anita Camarella e Davide Facchini sono solo alcuni degli artisti che hanno scelto il Virtual Stage.
Come funziona Virtual Stage
Gli utenti di Virtual Stage possono acquistare abbonamenti mensili a prezzi vantaggiosi, dai 15 ai 20 euro a seconda del numero di spettacoli ai quali si vuole assistere (10 o 20), e fruirne online in on demand come già avviene per le piattaforme dedicate al cinema. Il catalogo è in continua crescita e offre spettacoli nuovi, progettati ad hoc per la piattaforma da professionisti del settore.
Virtual Stage riconosce una remunerazione agli artisti, dandogli l’opportunità di lavorare in un periodo in cui non è possibile assembrare persone nei luoghi fisici della Cultura. Il palco virtuale apre un nuovo mercato, destinato a durare ben oltre l’emergenza, composto da tutte quelle persone che vivono in luoghi lontani dai centri di maggiore vitalità artistica e che anche in futuro, al prezzo di un caffè, potranno godere di uno spettacolo di qualità. Dà inoltre la possibilità ai giovani artisti di mettersi in evidenza e a quelli già affermati di curare progetti finora ritenuti poco realizzabili nei circuiti tradizionali.
Chi è Vincenzo La Gioia
L’ideatore. Vincenzo La Gioia, quarantenne pugliese di origine e romano di adozione, è manager musical, sceneggiatore, autore, drammaturgo, giornalista e critico culturale. Si è formato con il maestro Vincenzo Cerami , collabora con RAI e Mediaset come autore e consulente musicale, cura progetti cinematografici, Si occupa di comunicazione e di promozione di eventi, è autore e fra gli altri di DECANTER: degustazioni musicali.
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