Coronavirus: al termine del confronto tra la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e il Governo, è stato raggiunto un accordo “di massima” per la celebrazione delle Sante Messe in presenza dei fedeli (dopo la sospensione a causa della pandemia). Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente dei Vescovi italiani, ha espresso soddisfazione per il piano concordato con l’esecutivo italiano, sulla riapertura delle celebrazioni liturgiche al popolo di Dio.
Secondo l’accordo, i fedeli potranno nuovamente partecipare alla Messa, probabilmente a partire dalla fine di maggio (secondo il quotidiano “Avvenire”, si potrebbe riprendere per l’Ascensione o per la Pentecoste, cioè il 24 o il 31 maggio).
Coronavirus: accordo tra CEI e Governo, le Messe torneranno a celebrarsi da fine maggio
Dopo il comunicato della CEI, inviato al Governo il 26 aprile, a seguito del decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stata trovata una mediazione sulla celebrazione della Santa Messa con la presenza dei fedeli. Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Gualtiero Bassetti, ha espresso toni di sollievo e pacificazione: “Siamo arrivati a condividere le linee di un accordo, che consentirà, nelle prossime settimane, sulla base dell’evoluzione della curva epidemiologica, di riprendere la celebrazione delle Messe con il popolo”.
“Come Chiesa – ha sottolineato il Cardinal Bassetti – abbiamo condiviso, certo con sofferenza, le limitazioni imposte a tutela della salute di tutti, senza alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci siamo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela soprattutto dei più esposti. Ora è importante che non si abbassi la guardia, ma si accolgano le misure sanitarie nell’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come pure le indicazioni dei tempi necessari per tutelarla al meglio”.
“Il mio ringraziamento – ha concluso il Presidente della CEI – va alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con cui in queste settimane c’è stata un’interlocuzione continua e proficua. Un pensiero di sincera gratitudine, mi sento in dovere di esprimerlo al Ministro della Salute e all’intero Comitato tecnico-scientifico; questa tempesta, inedita e drammatica, ha posto sulle loro spalle un carico enorme, in termini di responsabilità”.
Intanto, da lunedì 4 maggio (giorno di inizio della “Fase 2”) sarà consentita la celebrazione dei funerali in tutta Italia; anche se le disposizioni, tra “termoscanner” (strumenti per la misurazione della temperatura corporea) e mascherine, stanno creando delle complicazioni organizzative, e i Vescovi hanno risposto in ordine sparso.
In alcune Diocesi prevale ancora un atteggiamento di prudenza, con richieste ai parroci di attenersi alle modalità già adottate durante le settimane di “lockdown”. Sarebbero, infatti, troppe le responsabilità per i sacerdoti, tra le quali la necessità di misurare la temperatura e mandare via chi ha oltre 37° C e mezzo di febbre. Comunque, l’accordo siglato tra CEI e Governo rappresenta un importante passo in avanti, nella direzione di un lento ritorno alla normalità.