Il governo aveva parlato di aver fatto realizzare da degli esperti, un’app per far fronte all’emergenza coronavirus, in grado di tracciare gli spostamenti delle persone, i luoghi frequentati dai contagiati e che permette di risalire ai cittadini con cui sono stati in contatto.
L’app denominata “Immuni”, potrà contenere il virus molto più facilmente senza dover ricorrere ad arresti o chiusure dell’intero sistema di produzione e sarà in funzione a partire dal mese di Maggio.
Coronavirus, quando sarà pronta l’app Immuni
Anche se la Fase 2 partirà il 4 Maggio, l’app scelta dal Governo per tracciare i nostri spostamenti, chiamata “Immuni” non sarà ancora pronta. Una notizia che desta non poche polemiche e anche il Commissario della ricostruzione Colao avverte che “Potrà servire se arriva in fretta, e se la scarica la grande maggioranza degli italiani. È importante lanciarla entro la fine di maggio; se quest’estate l’avremo tutti o quasi, bene, altrimenti servirà a poco!”.
Anche se averla a disposizione è già qualcosa di importante, visto che ci sarà la possibilità di ridurre i contagi, per vederla scaricata sui nostri smartphone bisognerà ancora aspettare, a causa dei tanti problemi sia tecnici che di privacy che sono stati registrati e anche dal punto di vista della politica non è tutto deciso.
Qualche fonte ministeriale, parla di almeno “sette, dieci giorni affinchè sarà disponibile mentre per provarla serviranno altre due settimane”.
Come aveva annunciato il Commissario Arcuri, prima sarà sperimentata in alcune regioni pilota poi successivamente arriverà in altre, il tutto verso la fine del mese di Maggio.
L’app Immuni, cosa è e come funzionerà
Il 16 Aprile, il Commissario Straordinario per l’emergenza, Arcuri ha firmato l’ordinanza per cui si dispone di procedere “alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa esclusivamente per spirito di soliderietà e, quindi, al solo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in atto, ha manifestato la volontà di concedere in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua, al commissario straordinario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e alla Presidenza del consiglio del ministri, il codice sorgente e tutte le componenti applicative facenti parte del sistema di contact recing già sviluppate. Nonché per le medesime ragioni e motivazioni e sempre a titolo gratuito ha manifestato la propria disponibilità a completare gli sviluppi informatici che si renderanno necessari per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact racing digitale”.
Immuni è il nome di questo nuovo “esperimento tecnologico” , realizzato da un’azienda chiamata Bending Spoons con sede a Milano, formata da quattro ragazzi , Francesco Patarnello (Presidente), Luca Ferrari (Consigliere Delegato), Matteo Danieli e Luca Querella. La Bending Spoons è anche il principale sviluppatore di app per il sistema Ios in Europa e tra le prime venti aziende al mondo per download di app.
Fa parte dell’iniziativa Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing (PEPP-PT), una collaborazione, a livello europeo, messa in atto, per stabilire soluzioni utili per il tracciamento dei contatti, in grado di tutelare la privacy degli utenti. Nel documento di presentazione, PEPP-PT spiega di avere pensato a sistemi come il Bluetooth, in modo da rilevare eventuali contatti a rischio per il contagio, in modo che i dati siano gestiti in forma anonima e rimangano per lo più sugli smartphone dei singoli utenti.
L’applicazione, che è stata la prescelta tra le 300 proposte arrivate, sarà in grado di tracciare gli spostamenti delle persone, segnalando i luoghi che hanno frequentato le persone contagiate tramite la tecnologia Bluetooth, permettendo di risalire anche ai contatti che hanno avuto. Un modo innovativo che permetterà di arginare l’epidemia, in modo capillare durante la fase 2 .
Come funzionerà? Ogni smartphone emetterà periodicamente un codice identificativo univoco (ID) e anonimo che potrà essere captato dagli altri smartphone che utilizzano la stessa app nelle vicinanze, entro qualche metro. Se uno dei proprietari dell’app segnalerà di essere risultato positivo al coronavirus, il sistema avviserà le persone con cui era stato in prossimità nei giorni precedenti.
Immuni sarà una sorta di diario clinico, dove ogni utente potrà conservare le informazioni sulle proprie condizioni di salute, con la possibilità di aggiornarlo nel caso di cambiamenti.
L’utilizzo di “Immuni” sarà su base volontaria e potrà essere scaricata attraverso il download da App Store (Apple) e Google Play Store (Google).
Gli altri paesi che hanno adottato un sistema simile:
Strategia già adottata dai coreani denominata Corona100m che invia messaggi alla popolazione sul comportamento da adottare contro l’epidemia, tracciando i loro spostamenti in modo da capire dove sono andate e chi hanno frequentato le persone contagiate. A questo, tamponi a tappeto per isolare i focolai.
“Le tecnologie che sono allo studio del governo serviranno per tracciare i malati di coronavirus ma anche per assistere chi è in isolamento domiciliare”, ha spiegato il Presidente dell’Istituto superiore della sanità Silvio Brusaferro, sottolineando che “le eventuali applicazioni vanno studiate e contestualizzate in un Paese come il nostro” dove c’è la necessità di “coniugare i nostri valori di cui tutti siamo orgogliosi, con il bisogno di garantire al massimo il distanziamento sociale”.