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Regione Marche: sì alla vendita di cibo da asporto. Il presidente della regione Luca Ceriscioli ha emanato un decreto che, a partire da oggi, 27 aprile 2020, consente la vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte delle attività anche artigianali quali, ad esempio, rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l’accesso.

In più, Ceriscioli ha emanato un’altra ordinanza ( la n. 24), che modifica gli orari di apertura degli esercizi commerciali di vicinato: l’apertura è consentita dalle ore 8 alle ore 21 e l’attività di asporto è consentita dalle ore 7:30 alle ore 22:00. L’ordinanza specifica che l’asporto di bevande è possibile solo insieme con l’asporto di cibo e che il giorno 1 maggio 2020 è consentita l’apertura per l’attività di asporto.

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Regione Marche, le modalità della vendita d’asporto

La vendita per asporto sarà effettuata esclusivamente previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che il cliente permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce e che sia munito di mascherina. Allo stesso modo è consentito l’asporto in quegli esercizi di ristorazione per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna al cliente direttamente dal veicolo. Resta sospesa ogni forma di consumo sul posto.
 

Regione Marche, le raccomandazioni per i lavoratori

Ovviamente, poi, andrà rispettato il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale nei luoghi di lavoro e l’uso obbligatorio della mascherina in spazi chiusi in presenza di più persone e in spazi aperti quando, in presenza di più persone, non è garantito il mantenimento della distanza interpersonale (dovrà essere il datore di lavoro a fornire le mascherine). Necessario, poi,  detergersi le mani prima dell’accesso al posto di lavoro e nei diversi momenti dell’attività lavorativa e, ove compatibili con l’attività, indossare guanti monouso.

Dal canto suo, il datore di lavoro dovrà accertarsi, tramite idonei strumenti di misurazione della febbre o dichiarazione sostitutiva da parte del dipendente, che questi non abbia febbre o altri sintomi influenzali; deve inoltre informare tutti i lavoratori delle misure di prevenzione da rispettare, garantendo la sanificazione degli ambienti, con frequenza di almeno una volta al giorno e in funzione dei turni di lavoro, e degli impianti di areazione. Infine, si dovrà provvedere al posizionamento, ove possibile, di pannelli di separazione sui banchi e sulle casse e all’apposizione all’ingresso del locale di dispenser per detergere le mani e/o guanti monouso e cartelli per avvisare la clientela del necessario rispetto della distanza di 1,8 metri.

Confesercenti a disposizione dei propri associati

“Non posso che accogliere positivamente la notizia che la Regione Marche abbia prontamente risposto al nostro appello di consentire, come già accade in altre realtà, il servizio di vendita d’asporto per ristoranti, rosticcerie, gelaterie, friggitorie, pasticcerie e pizzerie al taglio previa tassativa prenotazione da parte del cliente per via telefonica o telematica”, scrive Alessandro Marini, presidente Fiepet Confesercenti Ascoli Fermo, che prosegue: “Prevedere la possibilità di fare take away, infatti, rappresenta una prima boccata di ossigeno per tante attività ad oggi ferme in attesa di capire cosa potranno fare quando scatterà la cosiddetta fase due del Governo: in moltissimi si sono già attrezzati con i servizi di delivery in piena sicurezza per gli operatori e i clienti, ma questa ulteriore possibilità sicuramente può agevolare gli esercizi”.

La Confesercenti è a disposizione degli associati per informazioni relative alle prescrizioni sulla sicurezza: è sufficiente inviare una mail all’indirizzo sportellocovid@confesercenti.ap.it per ricevere risposta nel giro di ventiquattro ore.

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