Manca poco alla Fase 2 visto che l’estate 2020 sarà molto diversa rispetto alle altre, molte persone si chiedono come si svolgerà la stagione balneare e se sarà sicuro fare il bagno in mare o se potrebbe essere un veicolo di contagio per la nostra salute.
Secondo gli esperti, ne la sabbia e ne l’acqua del mare non rappresentano nessun problema, quindi non ci sono rischi di prendere il Coronavirus passeggiando in spiaggia o facendo il bagno. Sicuramente però anche in acqua andranno rispettate quelle che ormai sono le norme di sicurezza quindi la distanza con le altre persone presenti.
Coronavirus, è sicuro fare il bagno?
La Fase 2 è vicina e anche l’estate è molto attesa, soprattutto per avere un minimo di libertà e soprattutto di normalità. Tra le tante domande che riguardano la stagione balneare, che quest’anno a seguito dell’emergenza Coronavirus sarà sicuramente molto diversa, tante persone si chiedono in che modo potremo andare al mare e se sarà possibile godere di una bella passeggiata sulla spiaggia o rinfrescarsi con un bel bagno.
Secondo il Direttore del reparto di malattie infettive, Gianni Rezza, “che l’ acqua di mare e sabbia non sono un problema, ragionevolmente, non c’è rischio di essere infettati nuotando o sedendo sulla spiaggia. L’acqua di mare non è assolutamente un problema. La diluizione garantita dal mare risolve il problema”.
Anche l’Istituto Superiore di Sanità insieme al Ministro della Salute, Roberto Speranza confermano questa tesi sostenendo che ” la superficie marina non è di per sé contaminata dal coronavirus, se la Sars-CoV 2 è in mare è solo perché lo porta l’uomo. Tuttavia, se c’è bassa concentrazione, come appunto accade in mare, le capacità infettanti sono estremamente ridotte”.
Quindi si potrà andare al mare, anche se non sappiamo esattamente quando, e si potrà nuotare in sicurezza a patto che non ci si rechi in zone dove sono presenti scarichi di acque reflue di scarichi organici come scarichi fognari e simili e a patto che si mantenga sempre la distanza di sicurezza dagli altri individui. Il virus è infatti presente, solo nelle aree marine adiacenti allo sversamento e nelle acque reflue di scarichi organici a causa della trasmissione fecale, proprio come succede per altri virus e batteri.
Inoltre, in acqua la trasmissione virale da un individuo portatore a uno sano non avverrebbe attraverso il liquido stesso, ma tramite l’aria espirata e il contatto umano, nel caso in cui non rispetterebbero la distanza e quindi si trovassero troppo vicini. Una persona infetta può infatti rilasciare il virus nella fase espiratoria, mentre nuota. Ma è comunque probabile che il virus non sopravviva, in quanto l’infezione si disperderebbe velocemente grazie anche all’azione delle correnti, dei raggi ultravioletti e anche della salinità dell’acqua che creerebbe un ambiente sfavorevole per il virus.
Come comportarsi in piscina?
E per quanto riguarda il bagno in piscina? Se in mare la presenza di salinità e l’azione delle correnti disperderebbero la presenza del virus anche fare il bagno in piscina non rappresenterebbe un problema grazie alla presenza del cloro.
Il problema maggiore sta nel comportamento dell’uomo e nel rispetto delle misure di sicurezza; gli ingressi dovrebbero essere contingentati o limitati e dovrebbe essere mantenuta una certa distanza .