Il piano per la la Fase 2 è pronto. Il Premier Giuseppe Conte ha annunciato il nuovo DPCM per le riaperture dal 4 al 18 maggio in diretta: un piano a “rischio calcolato”.
Conte ha avvertito che ci si aspetta un nuovo aumento dei casi, per questo il governo ha messo a punto un meccanismo di “viglianza” sull’andamento epidemiologico nelle diverse regioni italiane, così da tenere sotto controllo eventuali nuovi focolai e stringere nuovamente il lockdown.
“Le Regioni dovranno costantemente fornire al governo informazioni sulla curva epidemiologica e sul sistema ospedaliero regionale. Saranno così nella condizione di poter elaborare analisi critiche, il ministro della Salute definirà le soglie critiche che faranno da spia e nel caso comporteranno una nuova chiusura in quei territori interessati”.
Coronavirus, le regole della Fase 2
“Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi. Dovremo aspettarci un aumento dei contagi. Dovremo rispettare la distanza precauzionale di 1 metro. Gli scienziati e gli esperti dicono che almeno 1 contagio su 4 dipende dalle relazioni familiari. Se non si rispettano le precauzioni, la curva risalirà e saremo fuori controllo. Se ami l’Italia mantieni le distanze. Molti vorrebbero un definitivo allargamento delle restrizioni ma non sarà ancora così”, ha detto il premier.
E sulle criticità economiche del Paese, Conte ha detto: “stiamo lavorando anche alle misure economiche. Dobbiamo puntare sulle imprese: con il nuovo decreto da 55 miliardi ci saranno più fondi per gli autonomi, chi ha beneficiato del bonus da 600 euro potrà usufruirne con un semplice click. L’obiettivo è avere più occupati, con contributi anche a fondo perduto per le piccole imprese con meno di 10 dipendenti. Contributi e aiuti anche per il settore del turismo, gravemente colpito da questa emergenza”. Si lavora anche a un decreto ulteriore, parallelo, sblocca-Paese.
“Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi vanno gettate le basi della ripartenza di questo Paese. Serve una stagione intensa di riforme, per cambiare rapidamente tutto ciò che non va”.
Fase 2, lockdown morbido: gli spostamenti consentiti
Il nuovo piano parte dal 4 maggio. Dovremo continuare a convivere con il virus, il commissario Arcuri interverrà a calmierare il prezzo delle mascherine, che sarà fissato in modo equo a 50 centesimi per quelle chirurgiche. Il governo si impegna anche a eliminare l’Iva.
Il nuovo DPCM contiene misure prevalenti dal 4 al 18 maggio. Gli spostamenti saranno consentiti solo all’interno della regione per comprovate ragioni: motivi lavorativi, di salute e di necessità, ma anche per ricongiungersi con i propri familiari. Si consentirà il rientro presso il proprio domicilio o residenza.
Chi presenta sintomi come tosse o febbre sopra i 37,5 deve rimanere presso il proprio domicilio.
Restano i divieti di assembramento nei luoghi pubblici e privati, il sindaco può disporre la chiusura di aree che potrebbero essere difficilmente controllate. Sarà consentito riaprire aree verdi, parchi e giardini, laddove non sia possibile vigilare sul divieto di assembramento i sindaci potranno non riaprire queste aree.
Consentiti gli allenamenti e l’attività motoria, sempre nel rispetto della distanza minima di 1 metro. Saranno consentite le sessioni di allenamento degli atleti, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse.
Per le cerimonie funebri, ci sarà un’apertura. Saranno consentite rispettando le norme di distanziamento sociale, con cerimonie fino a un massimo di 15 persone.
Le riaperture programmate dal 4 maggio
Dal 4 maggio riaprono la manifattura, le costruzioni e il commercio all’ingrosso funzionale alle costruzioni, con un piano strutturato e sul presupposto che tutte le aziende rispetteranno rigorosamente i protocolli di sicurezza sul lavoro in vigore dal 24 aprile. Ulteriori protocolli di sicurezza riguardano le aziende dei trasporti pubblici e i cantieri.
Dal 4 maggio si consente anche l’attività di ristorazione con asporto.
Dal 18 maggio, la riapertura riguarderà il commercio al dettaglio, musei, mostre e biblioteche e gli allenamenti a squadre in campo sportivo.
Dal 1 giugno, la riapertura riguarderà i bar, le attività di ristorazione, i centri estetici e i parrucchieri.
La fase 3 di contagi zero prevede l’utilizzo di una terapia o di un vaccino. In ogni caso va programmato un progressivo rallentamento del lockdown, abituandoci a convivere col virus.
Le scuole: apertura a settembre e concorsi pubblici
Le scuole non riapriranno prima della fine dell’anno scolastico. “Il diritto all’istruzione e quello alla salute convivono assai difficilmente. Tutti gli esperti avvertono che ci sarà una nuova esplosione nel giro di 1 o 2 settimane, quindi non possiamo permetterci di correre questo rischio con le scuole aperte. Tutto il comporto della scuola ha dimostrato una grande resilienza, la didattica a distanza sta funzionando mediamente bene. Il governo ha assunto l’impegno di far svolgere nuovi concorsi pubblici nella scuola.
Recovery Found, l’Italia e l’Europa
“Il ventaglio delle iniziative europee si è arricchito nelle ultime settimane. Il fondo servirà ai Paesi più colpiti, come l’Italia, per ripartire. Se non avessimo posto queste condizioni dall’inizio, non avremmo mai ottenuto questo storico risultato. Dobbiamo esserne tutti orgogliosi”.