Coronavirus Ascoli, il Comune riceverà quasi 270 mila euro per far fronte all’emergenza economica e alla carenza di generi alimentari per alcune famiglie causate dall’epidemia di Covid-19.
Questo riparto potrà esser usato, in attesa che vengano attivate le altre misure del decreto di cui si sta discutendo in Parlamento, per l’erogazione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso una serie di esercizi commerciali (ciascun Comune dovrà indicare sul proprio sito istituzionale i negozi aderenti) o per l’erogazione diretta di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
I requisiti per accedere ai buoni spesa verranno indicati dal Comune in collaborazione con gli ambiti sociali.
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Coronavirus Ascoli, i fondi dal Governo
Il Premier Giuseppe Conte ha annunciato che verranno stanziati 400 milioni di euro da ripartire fra Comuni per l’aiuto dei più deboli. La cifra destinata al Comune di Ascoli Piceno si aggira intorno ai 267 mila euro.
I Comuni, per l’acquisto e la distribuzione di beni di prima necessità, potranno avvalersi degli enti del Terzo Settore; nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione di beni avranno la possibilità di coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare a valere sulle risorse del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti. Sarà compito dell’Ufficio Servizi Sociali di ciascun Comune individuare la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza Coronavirus e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti con priorità per quelli non assegnatari di altre misure di sostegno pubblico; con successivi provvedimenti si potrà, poi, provvedere a ulteriori assegnazioni.
Mentre diversi sindaci di Lega e Fratelli d’Italia considerano questa misura insufficiente, il capogruppo del Pd Francesco Ameli commenta: “Un primo passo, sicuramente non esauriente, che va però nella giusta direzione. Per quanto riguarda le polemiche di sindaci di Lega e Fratelli D’Italia ricordo che questi 400 milioni per i più deboli servono a tutte le città, comprese quelle dove governano loro”.
Di seguito come verranno ripartiti i fondi tra Ascoli e Fermo:
Gruppo consiliare del Pd, i consigli per la gestione
I consiglieri comunali del Partito Democratico Pietro Frenquellucci, Francesco Ameli e Angelo Procaccini hanno espresso la loro opinione sulla gestione dei buoni: “In merito alle decisioni che l’amministrazione comunale intende prendere circa i criteri per l’erogazione dei buoni a sostegno delle fasce più deboli, grazie ad un finanziamento del governo di 270.000 euro, ci sentiamo di dare alcuni consigli, spogliandoci della casacca di partito, con il solo amore per la città di Ascoli Piceno”.
I suggerimenti arrivati dal Gruppo consiliare del Pd e rivolti all’Amministrazione comunale sono 4:
- allinearsi alle indicazioni dell’ANCI;
- implementare il fondo di 10 mila euro a sostegno delle azioni di aiuto intraprese e da intraprendere, gestito dall’Associazione PAS, attraverso la devoluzione dei gettoni presenza dei consiglieri comunali (commissioni e sedute) e di parte dell’indennità di carica;
- invitare gli esercenti aderenti all’acquisizione dei buoni spesa ad applicare lo sconto del 10% sui beni alimentari e di prima necessità;
- lavorare in trasparenza: attraverso un protocollo specifico, attivare una rendicontazione pubblica dell’operato del Comune circa la distribuzione di mascherine, beni di necessità etc o comunque fornire una rendicontazione dell’operato del COC.
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