Confartigianato, una delle misure più discusse del Decreto Cura-Italia è quella prevista per i lavoratori autonomi e partite iva, cioè un’indennità di 600 euro una tantum, per il mese di marzo, non soggetta ad imposizione fiscale.
Questo contributo sarà destinato nello specifico a liberi professionisti con partita iva, collaboratori coordinati e continuativi, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori agricoli e lavoratori dello spettacolo, insomma una platea di circa 5 milioni di persone.
Confartigianato imprese, le richieste raccolte
Gli uffici di Confartigianato imprese (Macerata, Ascoli, Fermo) hanno raccolto ad oggi più di 3.000 richieste da parte di lavoratori potenzialmente interessati all’indennità, predisponendo già l’operatività degli 80 addetti che si dedicheranno all’invio delle domande.
Ora, occorre attendere la circolare dell’Inps che indicherà agli operatori le procedure per la trasmissione delle domande da presentare in via telematica, che sarà presumibilmente diffusa entro la fine del mese di marzo.
“In questi giorni stiamo gestendo migliaia di richieste che ci arrivano da in nostri associati e non, cercando di dare riposte celeri e quanto più attendibili, vista la grande confusione che possono magari generare le diverse interpretazioni del decreto. Aspettiamo quindi con ansia la comunicazione dell’Inps così da poter prontamente attivare la nostra macchina operativa a supporto di tutti i lavoratori coinvolti in questa misura”, afferma il Segretario Generale, Giorgio Menichelli.
Per tutti coloro che fossero interessati, è ancora possibile compilare il modulo online predisposto dall’Associazione per ricevere tutti gli aggiornamenti in merito a tempistiche e modalità o chiamare il numero 0733/3661.
Leggi anche: Decreto Cura-Italia per Coronavirus, le misure di sostegno a lavoratori e aziende.
