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Decreto Cura-Italia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato il via libera definitivo, firmandolo, al decreto emergenza “Cura Italia” con tutte le misure economiche e sanitarie da mettere in campo; dopo la firma del Presidente della Repubblica, infatti, il decreto può essere pubblicato in gazzetta ufficiale. Una “manovra economica poderosa”, come l’ha definita Conte, da 25 miliardi e che mobilita finanziamenti per 350 miliardi.

Alle 10 di questa mattina, infatti, il Consiglio dei Ministri si è riunito per varare il decreto anti Coronavirus per aiuti economici a famiglie, lavoratori e imprese colpite dall’emergenza sanitaria. Il decreto prevede diverse misure economiche per famiglie e imprese, dalla sospensione delle scadenze fiscali alla riduzione delle bollette, dal potenziamento degli ammortizzatori sociali e alla previsione di congedi speciali sino al sostegno alla liquidità e a misure volte ad aiutare e rafforzare il sistema sanitario nazionale, attualmente in grave affanno.

Decreto Cura-Italia per Coronavirus, tutte le misure economiche

Il decreto, che stanzia la somma di 25 miliardi come tampone immediato alla crisi emergenziale che sta attanagliando il paese, utilizza tutto l’indebitamento netto consentito dal Parlamento. “C’è un finanziamento aggiuntivo molto significativo per il sistema sanitario nazionale e la protezione civile, con risorse per quasi tre miliardi e mezzo che ci consentiranno di sostenere il lavoro eroico che stanno svolgendo”, ha spiegato il Ministro Gualtieri.

3 dei 25 miliardi stanziati andranno a sostenere lavoratori autonomi e famiglie, con permessi straordinari di congedo parentale e voucher baby sitter, e 3 e mezzo saranno destinati alla sanità.

Il premier Conte, nella conferenza stampa a seguito del Consiglio dei Ministri, ha annunciato anche i futuri interventi previsti per risollevare l’economia: “Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma il governo oggi risponde presente e lo farà anche domani. Dovremo poi ricostruire il tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di ingenti investimenti e con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima”. Nell’auspicio del Governo, infatti, ad aprile dovrebbe arrivare un decreto che potrà contare su risorse che l’Europa si prepara a stanziare.

Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha spiegato che il presente decreto si articola in 5 assi.

Potenziamento sistema sanitario e Protezione Civile

Il dl Cura Italia prevede, tramite lo stanziamento di 3,5 miliardi, il potenziamento del sistema sanitario e della Protezione Civile, con fondi per straordinari di infermieri e medici, possibilità per i prefetti di requisire strutture per le persone in quarantena; è previsto, poi, l’allargamento del potere della Protezione Civile al fine di requisire mezzi e strutture per il potenziamento dei reparti degli ospedali fino al 31 luglio 2020.

Il personale medico e infermieristico sarà incrementato personale militare e con assunzioni a tempo determinato di medici e infermieri.

Inoltre, per incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino ad un massimo di 20 mila euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per il 2020.

Sostegno all’occupazione, difesa del lavoro e del reddito

Per il capitolo occupazione sono stati stanziati circa 10 miliardi: 1,3 miliardi per il fondo di integrazione salariale, 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che coprirà anche le aziende con un solo dipendente, estensione del congedo parentale a 15 giorni (con retribuzione del 50%) e voucher baby sitter da 600 euro. Queste misure non hanno limitazioni di età nel caso di famiglie con un disabile. Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi a 12 giorni.

Verranno congelati i licenziamenti: misura che riguarda le procedure dal 23 febbraio in avanti, da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, mentre per i lavoratori in quarantena il periodo di astensione dal lavoro verrà computato come malattia. È prevista inoltre la copertura “di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo”; per gli autonomi e i liberi professionisti, invece, sono stanziati circa 3 miliardi a tutela del periodo di inattività.

Ai lavoratori dipendenti che possiedono un reddito complessivo non superiore a 40 mila euro e continuano a lavorare in sede spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro, da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti fuori casa nel mese in questione.

Aiuti al sistema del credito

Il dl Cura Italia prevede aiuti al sistema del credito e agevolazione dell’erogazione di liquidità, con sospensione di rate di mutui e prestiti e garanzie pubbliche.

È previsto l’ampliamento e potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più, con garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro, oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati.

 Sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi

In campo fiscale il dl prevede il differimento al 31 maggio degli obblighi contributivi per le imprese che fatturano fino a 2 milioni e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi. Stop, quindi, alle cartelle esattoriali, ai controlli fiscali, ai contributi almeno fino a giugno 2020. Alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi dovranno essere versati in una soluzione unica, senza interessi, o al massimo in 5 rate mensili. 

600 milioni di euro vanno al settore aereo per far fronte ai danni subiti dall’emergenza; in particolare per Alitalia si autorizza “la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta”.

Misure per le categorie colpite direttamente dalla crisi

Il decreto Cura Italia prevede aiuti ulteriori per le categorie principalmente colpite dalla crisi, per esempio il trasporto merci.

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