Coronavirus, il commissario delegato nominato dal Governo per gestire l’emergenza sanitaria e rafforzare la distribuzione di strumenti sanitari sarà Domenico Arcuri.
“Sarà un commissario che avrà ampi poteri di deroga, che lavorerà soprattutto per rafforzare la produzione, la distribuzione di materiale per le terapie intensive e subintensive. Avrà anche il potere di impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze sin qui riscontrate”, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte.
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Domenico Arcuri, chi è
Domenico Arcuri, 57 anni, di origini calabresi, è dal 2007 amministratore delegato di Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa; è lui l’uomo indicato dal premier Conte come commissario delegato alla lotta al Coronavirus, che si coordinerà con Borrelli e con la struttura attuale della Protezione Civile.
Si laurea in Economia e Commercio nel 1986 alla Luiss di Roma con una tesi sulla Redditività economica e sociale degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno, per iniziare a lavorare all’Iri nella direzione pianificazione e controllo, dove si è occupato delle aziende del gruppo operanti nelle telecomunicazioni, nell’informatica e nel settore della radiotelevisione. Nel 1992 entra in Pars, joint venture tra Arthur Andersen e GEC nel settore della consulenza ad alto contenuto tecnologico, diventandone amministratore delegato. Nel 2001 è stato partner responsabile italiano Telco, Media e Technology di Arthur Andersen, poi acquisita da Deloitte. Nel 2004 diventa amministratore delegato di Deloitte Consulting, della quale era partner dal 2002, riposizionando l’azienda nel settore della consulenza alle grandi aziende e alle pubbliche amministrazioni e restituendole visibilità e redditività.
Come numero uno di Invitalia, Arcuri ha seguito i processi di reindustrializzazione di aree di crisi come Termini Imerese e la bonifica dell’area di Bagnoli.