Cna Ascoli, il centro studi della Cna ha raccolto alcuni dati riguardanti l’ipotetico andamento delle imprese picene nel 2020. Per il settore alimentare i numeri emersi sono incoraggianti ma per il tessile e l’abbigliamento si hanno previsioni in rosso a causa soprattutto degli scenari internazionali che si stanno profilando.
Per agevolare le imprese, da marzo la Cna ed Unico effettueranno delle visite in tutto il territorio per informare porta a porta gli imprenditori sulle opportunità di sostegno e finanziamento e per far sì che alcuni dei segnali incoraggianti emersi alla fine dello scorso anno non vadano perduti.
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Cna Ascoli, le previsioni di investimento nel 2020
Da un sondaggio commissionato dalla Cna ascolana al Centro studi della Cna regionale delle Marche emerge che le imprese del Piceno, anche se con fatica, tornano a programmare investimenti per il 2020, con 22% di aziende che, nei primi sei mesi dell’anno, metteranno a bilancio spese per ammodernamento, innovazione e nuove figure professionali, quasi il doppio rispetto al 2019. Particolarmente positiva è la propensione agli investimenti del settore meccanico (+ 47%) e alimentare (+ 63%), mentre il comparto della moda, dell’abbigliamento e dei servizi non prevede di effettuare investimenti nel primo semestre dell’anno.
Altri dati significativi sono emersi da interviste dirette effettuate dalla Cna a contatto con imprese del manifatturiero: di queste, un terzo ha dichiarato di aver chiuso il 2019 in crescita e solo il 18% in calo. “Nel complesso di tutte le imprese medie e piccole artigiane, il 70% ha dichiarato un fatturato stabile, e solo dalla stabilità si può sperare di passare alla crescita”, commenta Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli.
Per la Cna, poi, da monitorare con attenzione è il fatto che imprese tessili, calzaturiere e dell’abbigliamento – che nel 2019 avevano registrato un’impennata di fatturato e investimenti – per il 2020 non prevedono di continuare su questa strada positiva, anche a causa delle congiunture internazionali, dai dazi agli embarghi fino alla paura di pandemie che incide fortemente sui mercati orientali.
“Alcuni dei settori traino della nostra economia danno speranza, ma c’è una forte preoccupazione per il tessile e per l’abbigliamento, che hanno poche occasioni di rinnovarsi e di stare al passo con i tempi, anche se il Made in Italy continua ad essere un’eccellenza mondiale”, chiosa Francesco Balloni, direttore della Cna.
Cna Ascoli e Unico, il tour porta a porta
“Nostro compito è di informare le imprese sulle opportunità di sostegno agli investimenti – spiega Balloni – A tale scopo, abbiamo programmato, fra marzo e aprile, una serie di appuntamenti da effettuare nel territorio per dare indicazioni precise agli imprenditori”.
“Esistono molte misure di sostegno messe in campo quest’anno e c’è possibilità di intercettare finanziamenti a tassi agevolati. La missione di Unico è agevolare ed indirizzare gli investimenti e contrastare le difficoltà delle imprese, quindi abbiamo deciso di organizzare un tour porta a porta per le varie aziende del territorio”, sottolinea Massimo Capriotti, direttore provinciale di Ascoli Piceno di Unico.
Gli incontri previsti saranno quattro: si parte il 10 marzo ad Offida, per proseguire il 24 marzo a San Benedetto, il 5 aprile ad Ascoli (al Parco dei Tigli, in occasione della festa degli artigiani) e concludere il 23 aprile nel territorio montano, in località ancora da decidere.
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