Disoccupati Piceni, il gruppo punta l’attenzione sul tema pensioni, in un contesto sociale in cui il lavoro è sempre più flessibile e la situazione per i lavoratori e i disoccupati nelle aree di crisi complessa industriali è fortemente critica.
“In questa Nazione, il vero welfare è rappresentato, dai genitori ultra-ottantenni”, attaccano i Disoccupati Piceni, preoccupati dal mancato miglioramento della situazione occupazionale, in un contesto in cui intere categorie di cittadini si avvicinano sempre di più alle minime condizioni di sopravvivenza, dove manca un piano di sviluppo territoriale e infrastrutture adeguate e dove la maggioranza delle tutele permane solo in ambito pubblico.
“Senza un lavoro regolare, regolare perché sono garantiti tutti i diritti, senza un reddito adeguato ai costanti aumenti economici, si perde la propria autonomia e autostima. L’incertezza e l’insicurezza economica, trasformano gli animi delle persone. Si diventa più diffidenti, e meno propensi al dialogo e ragionamento”, proseguono gli esponenti del gruppo.
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Disoccupati Piceni, la situazione pensionistica
“La situazione occupazionale è sempre più tragica. Gli effetti negativi, del Job Act sono sempre più evidenti e più dannosi degli effetti positivi. Oggi molti si adattano anzi sono costretti ad adeguarsi a qualsiasi lavoro, spesso mal retribuito, e a volte, persino si devono accettare retribuzioni senza contributi, pur sapendo che non si avrà diritto, in questo modo alla pensione”, dichiara il gruppo dei Disoccupati.
I membri del gruppo hanno tratteggiato un quadro della situazione economica picena a tinte fosche: a 30 anni o peggio a 50 anni si torna a dipendere dal proprio genitore pensionato, in un territorio in cui flessibilità e precariato dominano, portando disagio e difficoltà economica-sociale. Il requisito per l’accesso alla pensione di vecchiaia resta a 67 anni anche nel biennio 2021-2022. “Un traguardo quasi impossibile da raggiungere con queste condizioni economiche-normative, in cui a 45 anni si è considerati obsoleti per trovare un impiego. Soltanto i dipendenti delle aziende più grandi, riusciranno ad ottenere i cosiddetti scivoli pensionistici, mentre la maggioranza dei lavoratori, rimarranno esclusi. Inevitabilmente, se non si provvederà, a cambiare le norme, e senza l’introduzione della assicurazione di disoccupazione e del salvagente civico, molti altri cittadini saranno costretti alla povertà”, commentano i Disoccupati Piceni.
L’attacco del gruppo si rivolge anche ad alcune fasce di sindacalisti, “che hanno dimenticato la loro importante funzione di rappresentanza e difesa dei lavoratori e ancor di più per gli ex lavoratori”.
Il gruppo facebook Disoccupati piceni è a disposizione di chiunque, per confrontarsi e dare consigli. Per informazioni, è possibile chiamare o inviare un messaggio, al numero 334/7555 410.